C
A
P I T O L O
IV. A R
T~
V.
r
93
ehe il dialetto Toscano,
il
quaie in oggi
~
divenuto 1ingua prin–
cipale .deU' Italia, non si parlava allora, ne si ·scrivr:va in tutti
i
paesi deU' Italia.
324. Nemmeno nella stessa
citt~
di Firenze non tutti
i
Let–
terati parlavano nel secolo XV. il Toscano, che leggeano scritto
Rel Dante ,
nd
Petrarca , e nel Boccaccio , come si rileva da'.
tratrati di S. Antonino
(
che vi nacque nel
1389,
e mori nel
14S9·)
composti in lingua
(a)
volgare, la quale, cerne si legge
nel suo Confessioopk, · e neUa Dottrina Cristiana, somiglia non
meno la lingua Spagnuola. di 'luei tempi, che
til
flinguaggio al–
lora usato
(6)
·
in. Roma ,
ed
in
altre
provincie • Dal..
la lezione de' documenti, che
sono
stati qu\ notati , -chiunque
Rervas
CaMI.
delk L;.,g.
B b
abbia
---
-----·---~---------------
Ave Regina Verglne Maria
Et che alla noStra fin
ci
tirlseéo.
Pienadi gratia ,e Dio fempre
teco
Vergine benedecta sempre tu
Sopra ogni donna
ben~decta
sia: Ora per noi a Dio, che ci perdoni
E benedea<>
il
frué.l:o
1
el qua le
io
Er che a vi
ver
ci
dia
si
ben
qua giu,
priego.
Che a nostra ñn paradiso
ci
doni.
Checi~uardida
mal Christolesu.
·
Fra Jacopono Tudertino, che ñoriva nel
u98.,
scrisse prima det
Dante con buon
linguaggio , eccone un saggio. Lib.s. can
t.
:r.r.
Le vicia, che sran no-a la nascosta, Di non voler ·albergo suo lassare.
Ciascheduno si briga d' ahuare.:
I(ost•,
cioe impedimento.
Fanno di accordo tutti insieme rosta
(a)
L• dottdna Criltiantl di S. Antonino st11mpatt1
in
Vene:tia nelr
i7J•
incommcia cosl.
,
lil
nome del nostro
S
ignore Messere Iesu Christo,
&
de- la
g!oriosi~sil]\a
Madre
s:.~a,
& donna nostra sempre Vergené
Maria,
&
de tuca la ·corre cilestiale,
incomincia el
libreto de la
doélnna Cbristiana, la quale
e
utile, & molto nectossa-ria, che
i
putf
pizoli, & zoven¡,elli limpar.a per upere amare) servire,
&
honorare
i
D1o benedeélo, & schivare le temprationi
~
& pt>ccati.
(b)
E eco
it
principio
d~'framm~nti rJ~I/a
Stori11 P...omana scritta
v~rs~
gli
anni
1
H4·
in dutletto ..l{omaM
,
o
N
apotilaWJ
,
tome
si
J~gg~ n~{
tó•
mo
VII. delt'
tlntichita ltaliane
del
Murtltori.
, Dice lo glorioso Santo Isidoro ne lo livro de
le Etimologie
1
rht> lo primo huomo che trovasse lettera , fu ttno Greco·,
lo quale
ho~bt-
nome Cadmo. Nante lo tiempo de quesso non era lettera. Don•
ne, quanno taceva besupgno de fare aicuna cosa merriorabile a scrl·
vert-; non si pgcera. Donne le memorie se facev ano con scoiture iJ\
sassi, e pacaffi,
Ji
quali
si
ponevano nelle ll)cora famose,
dove
de•
morava moititudine de ienri ·;
overo
se ponevano la,dove state
era–
JlO
te cose farre; como una granne vattaglia, overo vittoria, tri–
stezze, distonfitte inscolpiano,
&
aitri anima
ti
in sas'so , o ver<> ien–
te armata in segno de tale memoria, &c. ,
Le parole
nant~.
I!Ún11e,
[la,affi
significano
avanti,
JunqMe,
ept'..
t•Ji.