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)

e

A P I T

L O IV. A R T. V.

r

9

ti,

e de' Nobili nell' altre provincie dell' Italia, nelle quali

il

volgo, ed anche

i

Nobili stessi parlando colla gente volgare, e

spesso' fra loro usano dialetti differenti nelle parole, ( come si

vede nel mio dizionario delle lingue) e piil differenti an'cora nel-

la pronunzia; e pero a' Forestieri, sebbene sieno intendenti del To·

d'

1 • • ·

L

1'

1

d'

\

d

Gran 1ver•

scano, su prtnctpiO semtJrano tngue tota mente tverse: ecos, acca • sira

de' dia-

de a me nell' arrivare a Bologna, ove avendo giraro per la

Citt~

il

lcrri lt\Jiani.

primo giorno del mio arrivo ritornai nella Locanda stupito della

gran gente Svizzera, che vi aveva trova ta in tutte le st1·ade. 11

Locandiere si maraviglio al sentirme parlare di tanta gente Sviz-

zera in Bologna; ma presto si accorse del mio sbaglio, e mi fe·

ce capire, che i Bolognesi parlavano un dialetto assai corrotto del

Toscano, e che percio io il credea Svizzei'O.

3'-

1.

La gran varieta, differenza, e

difformit~

de' dialetti Ita•

· Iiani fanno, che .questi dal Toscano, e tra se presentemente di–

stinguansi , non meno che nel secolo uono il linguaggio volgare

differenziarsi potea dal Latino; e siccome non ostante

i1

gran di–

vario fra

il

Toscano, ed

i

presentí dialetti volgari le prediche

sacre, e gli ordini de' Superiori si fanno in

Tos~ano

, che da

tutti suol esset·e inteso, cosi nel detto secolo, sebbene si usasse qualche

" linguaggio volgare, le yrediche sacre, e gli e>rdini de' Superiori

fatti in un Latino famigliare da tutti poteva essere inteso • e

pero non si conservano documenti del detto linguaggio.

"

322.. Nel secolo decima parlavasi nell' Italia un linguaggio, chía–

mato

wl~are,

del quale si fa mc:nzione nell' hictizione sepotérale

fatta a Gregorio

(a)

V., che mor\ nel

999·

ma. detto Iinguaggio

era un idinma ancora infurme, ove soltanto conservavansi della

~el ~~col._

lingua Latiná le desinenze de' verbi, e ne' nomi quella del no-

}av~P

5

:r!ii::

minativo del singolare, e del nominativo, accusativo, ed ablativo

no volgarc.

del plurale, come vedesi nel documento del!' anno

1

07~·

( . pub-

b!icato da! Muratori nella disserta-tione, e tomo citato

J

tontenente

la dM:rdone fatta da un certo

Giudice,

chiahlato

Torgotore

alla

Chiesa di Pisa. Sembt·a. che nel secolo duodecimo si fosse al-

quanto

perfe~ionata

la Jingua volgare, come si releva da un' is-

crizione,

(b)

che era flella tribuna dell' antica Cattedrale di Fer·

J

t al'a,

{a)

L'

epittJ/fto

di~ra.

Usus

Francisc~,

Vulgari, et Voce Latina,

1-Astituit populos eloquio triplici •.

In

quPsto

epitatfio dicesi, che Gregorio fece a'

popoli

istruzioni

jn lingue Gallica, o Francica, Volgare, e Latina.

Muratori

citato~

{b)

ll mile cento trempta ci-nque nato -- Fo queno Templo a Zor•

iii