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1g1.

eATALOGO DELLE

LTNGU!.

rara , e da una scrittura del!" anno

11

u.

contenente in

lingui

volgare la descriz.ione di certi fondi ;

i

quali documenti metto

'}Ui

sotto.

(a)

3

2.3.

In

c~.uesta

descriz.ione vedesi conservarsi ancora la desinen•

za Latina de' verbi , e di a]cuni casi de' nomi , la quale atfatto

spar~

ne' documenti del seguente secolo , come si vede nella lette•

ra

(b)

sotto notata , e scritta nell' anno

U

53·,

sette anni pri•

ma

della nascita del Dante, nelle cui mirabili poesie si osserva

la lingua Toscana

(e)

innah:ata al suo splendore, accresciuto poi

colle opere del Petrarca, che nacque nel

r304. ,

e del Boccaccio ,

che nacque nel

I

313.

JI

Toscano allora incomincib ad essere lin •

gua de' Letterati, ma non di tutti,

poich~

Criftoforo Landini ne'

comenti del Dante stampati a

Venez.ia

nP.l

1497·

dice: , i:omen·

tollo Jacopb Bolognese nella sua patria lingua, comentollo Fran•

Gesco da Buti in lingua Pisana , • Da queste paro!e si rileva,

che

__

.__..

_____

...

_.

_______

_._..._...._

zi consecrato --

Po

Nicolao scol9tore - E Glielmo fo lo autore.

Gi–

l'olamo Baru{altli. PR.EF.AZIONE

.A

POETI FER.ll.AR.ESI;

e

Mtmt–

.

fori .ANTIQUIT.ATES ITALlCJfi tomo 6. dimrt.

Jz.

(a) lnc1piendo da

li

finaudi,

&

refre vadit per Serran Sanai

Vi

ti;

&

la Serra ad hirta esce per diéh Serra Groin ico; e li fonti

aqua tron:lente inverso T.Jrilliana, e esce per diél:e fonte a lo Val•

lqne de Ursara; e lo Vallone Apendino cala a lo forno

,&

per Jiéb

.flumaria ad hirto ferit a lo Vallone de li Canireli.

&

prediao Val–

. lone ad hirto esce supra la Serra de

li

Palumbe a

la

Crisca custa;

&

dl'inde vadit a lo vado drieto da Thomente ;

&

dílla Ecclesia

Santto Andrea abe ortare unu1n ,

&

non aliud. Et ditta Serra Apen..

dino cala a lo Vlllone de Donna Leo; lo Vallone Apendíno ferit

a

la via, che vene ad Santo Jorio,

&

volea supra

1'

ara de li Merad–

ni,

&

ferit a la G•1mara de li Lathoni &c.

Ughtli tom. IX. Ita/. Sao.

(b)

Epistoltt

T

~ti

Hmrici .Accapa

tan~

a

el

R.Ngtrium

d~

B11gnalo Capi–

tilntu"' populi Stntnfts: 1111110

nJJ.

Contio vi sia, che

io

sono in Peroscia, e gioseví giovedi due

die entrare ottobre coA una grande quantitae di Cavaieri ..... und ie

volendo obedire lo ci sono rimaso, e stando me in Peroscia

il

detto

giovl'dl a sera si

ci

gionsero Abasciadori di Radicafano cadauno a

Domino Papa

a

cascione de la preda,

che

tolta

1' a

vete,

i ncontanete

s\ fece un Meso, e mandandolo la note a Booifazío ad Asisi,

e

man–

dalili dicendo pl.'rchelli ne fusse pi

u

savio, e

auerevi pensato che da

fare ne fuse anziche gl Abasciadori giognesero jnn,llzi Domino Pa·

pa. Chesti di soto sono i nomi de' Cavaieri: &c.

MNriltori ..Antiqui..

taus

Italic~,

tom.

6.

áisurl.

p.

(e)

Ecco qal

1'

.A11t Maria

meSBa

in

si conosca praticamente la

perfe~ione

r.mpo.

verso dal Danre.

acciocch~

della lingua Toscana

a

su~J

An