ilv1 <bbe poturo d1chiararmi p1u puro il fuo pen•
:fiero ,
fe
av~ffe
indovinato il mio , Ecco per
me, e per li limili a me, apparecchiara uoa
iolrnne liceoza, anricipararnente, Pero che mai
mi vitne in capo
1
Ho quaran1'anni, fon libe–
ro,
e cránqu i
llo
1
fia in me foto l'elfer felice ..,
f dice 1
e
poílo eílerlo, foto, con anima cotanto
j~ nfibiÍe?
Fuggo dagliuomini.
Eh!
dalledon.
ne , dalle don ne btlle
1
do vea foggire.
A
me
parea di conofi:trle
cosi
a
fondo da non aveme
a
temer p1u : ma chi porea credere; che que!
che h1'avviene, m;a vveoirfe. S'ha adare, pe!'
inia roviná
1
che in fondo d' una Provincia
t
rirrooi la belli:zza
1
la
giovinezza,
Je
grazie;
h
prndertz>
1
I•
•Írru
lleíla
1
turre congiunte
fo
tl
n oggerto fol o . Pare
1
t he Amor mi per.
frg uiti ,
e
ch•egli abbia fa tro
a
bella pofia que.
íla giovane
1
per tarmi co.nfondere , e difpe.
rarc .
Ed
in qual
f~rma
ii
t:ontieoe, per in.
torbidare la mia quiere . Abborrifco mortal·
meo
re
le ariolé:
ti
la
e
cutta fi:mplicir:'I: di•
fprtgio la civ"trceria, ella neppure fi cura di
piacHe , amo, e adoro
il
cande-re : !'anima foa,
nuc.lami
ii
pakfa ? dice a me mtdelimo, in
faccia • me>. le piú rigide
verir~ .
Che potrebb
1
ella fa r cli piu
1
le
avelfe fra
fe riloluto di
!farmi anda re arrom o il ctrvdlo. E'alfai gio.
vane ,
fi
mu rerit
:
diíperl3 per quel mondo ,
'ch
'e
amar o ua leí
1
fra poco ne prendera
i
co–
llu
mi e
ii
puo credere, che cerminera nell'
-ef.i:.