quella faccia, che piu coníola. lo n on fJprei
pa!Tar la vita amando un uomo, che palla!Te
la fua odiando •.. Q_uello, ch' ora mi dice , non
ha dd gencile affatto, perch¿ ve ng
acon
rae~
d' eísere Mifaotropo •.. Q_ueíla
e
ªPJ'Unt'O l'ldea,
che m'e venuta vedendovi, ecraccando conel:So
voi,
dappoiche la íl:ravaganza del Sig nor di
Bloozac, non era in effecco
alero , che
un
iogrognarli , e
a
vece voi vedum quanro poco
vi
volle per ridurnelo a dovere , ma un dio
degli uomini, confideraco, e fondaco in prin–
cipii , e cofa , che fa orrore ;
e
q uello.:, quel.
Jo , cbe voi
n
!fo promeuece di
voi.
ono per–
fuafd, che la voílra avverfiooe ¡:oniro il mon
do, n<m fta altro che eccds
di virtu, male
ince
fa:
voi non f¡ece cae tivo uomo, ma diffici.
le;
e
credo, che abbiate quella Ltcfsa pnca io–
dulgeoza per alcrui, che avece per
voi:
m.i
,tal .Probica croppo rigida , e impai.iente rr op
po,
vi
fa
infoci abile; e mi
confef.~ere·e ,
che
un m arico d' urnor cale, non farebbe uno g r3.
ziofo intrattenimenco ... voi volete
<lunque
uu
¡:narito , che vi lia un graziofo intrattenimen.
to .
E
che
~'i ncr ane nga,
riíprs'ella, di quelle
cofe llefse , di che m'intrarcengo
io :
impe–
rocche
fe
il m.u rimonio
¿
uru compagni.1 di
peoíieri , dee efsere per com pcnfo anche com,
pagoia di piaceri.
on pocea parlarmi piu chiuo, e fci!e110,
,di!Te
A
leerle dnpo l'Jv uta con• ríari"ne : Noa
F
avr b.