tollo fopra il PaMe di lei que! foave impe.
ro, ch' c:ll' ha fopr'a di me
?
~li
coílioge–
rei a vivere
in
quefio luogo in frm'plicrril
di coílumi , e di o wra . Q_ual bifogao
avr mmo ooi del io'n8o
?
Ah
!
tre cuori
uniri llene, due am' bri , ed un Paclre, non
ba ono forfe nell'inticóa iHtrin
Rcheí.zad'uoa
vicendevole affezione di che eaderli iarera–
mente felici
7
Sul far
d~lla
fera
p~ lfeggiaodo
,
i
fuoi
paíli,
li rivolfero quali fpooraoeamente ver–
fo
11
giardiao del S1guore di La val. Lo rL
trovo c61 farchier to alla 'mano , fra le
fui;:
fpa'lllere. Cc>nfe!fatela chia'ra, gli di{fe , che
quelli rraoquilli dilerti , fooo ben elfr di tao.
to valore, quanto que' piaceri t'utti fraca!fo
che
fi
gu tia, o li crerle di guílare a Parigi.
'Ogni cofa ha la fua llagiooe, rifpofe il Si.
gnore di Lava! . lo alno la
c~ mpagna ,
fin.
c-h' e viva, e verde. In quel cetnpo looo
inurile a Parigi, ed il mio villag"j:¡io ha bi–
'fogno di me _ Mi ricreo di me , e del lfene
ch' io
fo:
la figliuola mia ci
íla
voleotieri
·e
s'
inrrartiene : quetlo é quello , cbi mi rrag.
ge , e mi rit ien qui. Non cr1:diare percil> ,
'ch'io ci viva falo. La nolha picciolertaCir.
ta di Brujeres,
e
piena di galaatuomini , ch'
"ama no, e cnltivano le letrere. Non v'ha /¡111go
al mondo in cuí vi lieno piu foav i coltu mi.
Q ui c'e civilta, e franolle1zza , limplicira ,
roa