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han no acqui!tati , qua!i di forro, que' prin.

cipii, e que' lumi, che

!•

ufo non avrebbe

voluro , che acquifiaffero _ Voi , ne úete la

prova, dilfe Alceile ; voi

la

cui anima

e

cosl fuperiore al vofiro

fdfo,

e ali; eta._,

lo fono giovane, ripiglio Orfola, e m erito

lod ulgenza da voi: roa qul non

íi

tracta dí

me fol a , tratcaíi del mondo, che vien fug.

gito, e odiato da voi , feoza fa perne il pen

che . Ho fatto un faggio d' A pologia per le

Donne; tocca a mio padre compiere quella

degli uomini; ma

v'

annunzio prima. , che

f.1cendomi egli il ritr atco della focieta loro,

fpeílo

m'

ha det to che i cuor

i

perverfl era.

no forfe canto pochi, quanto

l'

anime ero¡.

che, e che il maggior numero era compo.

fio di perfooe deboli, e di buone,

le

quali

alero non domandavano, cbe quiete ,

e

agio ...

Sl

~

q uiece, e agio, ciafcuno per

fe ;

ed

a coito

di

chi

la

quiete, e

l'

agio poffie_

de . 11 Mondo, mia Signara ; non

e

com.

pollo alt ro che di gabbarori, e di gabbati :

ora, non

e'

e

uomo che voglia elfer gab–

bato ; e per non parlare

d'

altro, che di

quanco appartiene a voi, vi dico, e annuo–

tio, che quanti fono in Parigi uomini ozio.

!i,

e

al cafa di piacere, non

s'

intraueogo.

llo dalla mattina alla fera , che nel tendere

reti

a

lle femmine .... Buono

!

dille Orfola

elfe

lo

faono,

e

mio padre

füma di

cerco ,

che