iih carattere particolare . . • Si ,
e
rero ,
~fa
gnora , la fra nchtzza
e
rara; e
I'
ho caro
a1Jai, che voi nd ·
·era
votlra
¡
oe
fiate
casi
pe1
i'uafa ;
V' a,·cadera d' averla
fpeífo in
menre, ve ne avvifo. Oh ! in qua! mondo
fiet
per entrare!
11
Signor V ifconte ,
lo
fcu f:I quanco puo il meglio;
I'
anima
fu¡
ch'
e
bella ,
fa
l'
onore al re!lante degli
UO·
mini di giudizarne in
fol
fuo modeflo; ma
re fape!le qua nro , per Ja maggior parte fon
nocivi, e degni
d'
ab&otrimenco
!
Voi , per
efempio; diíle Orfola con u n forrifo ,
voi
avece grao eagiohe dl dolervene,
e
vero ?."
Di grazia, tilj'3rmiatemi , e non amibuice
a
me,
I'
amor di
fo ,
del Sign0r Blonzac ;
i n cerri punri la penlo , come lui :
ma
le
ragioni , che abbia mo
egli
>
ed io non fono
quelle lleíle ... Ve lo credo ; ma di grazia
fpiegaremi qudlo ch' io non
polfo capire ,
Vizio, e vircu, mi
fu
detro, non fono al–
tro, che relazioni .
~· uno
e
vizio , perche
'nuoce agli uomioi, l'a lira
e
virn'i pel bene,
che
fa, . ,
Appunco; • • Odiare il vizio, dun:
que, ed amare
la
vinu , non
e
altro, che
preflderf1 inrerelfe pegli uomini, e per pren.
de r!i intereíle convirne amargl i
:
come po.
tete
voi
du nque ad un tracto
iotereffarvi ,
'!:d
odiargli
l
.. .
Per le perfone dabbene a.
mate da me
io
mi prendo intereffe
¡
ed ab·
orrifco
i¡ue'
trifü
che
nuocono
aHe perfooe
'dab•