Ptrché
¡
A nche ndla Circa medefima d1Pa.
rigi il popo lo
e
buooo: Mio Padre va qui.
vi con f1 equeoza: fpelfo va in que buggi–
gaHoli, ne' qual i Je famig lie ammoncicchia–
ce
I'
una full' alcra, piangono oppreffe dalla
necc:flita: diee, che vi ritrova una verecoo.
dia, uoa foffe renza, e calvolra una Nobilclt
di fencimenci, che Jo
fa
rinrenerire , e
{fo.
pire.,.. Q_ue:la qud ia appuuro
e
Ja
cagione,
che dee far venire in difpecto quell' empio
n;ioodo , che volra Je lpalle alla fofferen te
vircil, ed actornia rifperrofa meote il vizio
forcuoato, ed infolonre ..• Adagio un poco
r
ora pa rliamo del Popnlo
~
Accordarevi a
dire' che generalml!nte
e
,buono ' docile •
offiziol-0, oodlo , e che la fu a ingeouit.a ,
lo riempie d' una fiduci•, del la qua le fpeffi·
.flimo
ú
fa
m al ufo •.. Oh
!
Speíli ilimo , vi
fo
dire ... Voi duoqüe amare il Popolo? Ed
in ogoi luogo il Popolo fo rma il numero
maggiore •. Non
e
lo fürlo in ogni luogo .••
Non parliamo noi ora d' alrro, che di quel.
Jo del la nollra Patria; e per al prefence, io
incendo di riconciliarvi con queHa , e oon
piu . Vegoiamo ora al Mondo grande , e
ditemi, per la prima cola ,
fe
mio Padre ha
voluto dar!Jli ad ioce dere una cofa per
un' alrra , qua ndo mi diprnfe
i
co!lumi del–
Je
f~mroine .
tando{i , dilfe, gli obbiighi fo,
ro rinchiuli ndl' incerno d'una vira priqara
1
le