di fcogli. Ma
s'
ella am atl'e , egli che
fa.
rebb'e per lei? Un rmrico vircuofo , ed af.
fectuofo le farebbe fofficieote, le farebbe in
luogo d' ogni cofa. Ard;feo di credere, che
di venticinque anoi farei
ilaco
l'uomo a pro·
pofito per lei ... Di vencicinque anni ? 'Che
fa·
peV'a io a que! tempo? Divercirmi, 'e !v iarmi
io medefimo. Era io altura al cafo d-i far le
veci d'unfaggio, e vigilante padr
?
L'avrd
rm~l\l'
come un pazzo; roa qual conlidenz•
~oo
avrei infpirac;i r¡el foo cuore
?
Porfe
1
ljUindici ar¡ ni di fperienza di 'piu non fono
fufficienti ancora • Ma da'dicion'anni a qua,
raoca, e'
e
per lei uno fpatzio da atterrirla
1
Orsu, non e'
e
via di p'enfa rvi.
Tutea la oocte vi peosq; la ro ttioa npo
fece alero¡ nel fegueme giorno ddlandoli ,
Ja prima idea, che gli fi offerfe
fu
quella
delta fua amabile Orfola
:
Oh !
qua! d1fav,
ventura, dicea . qual
difav~entura
,
s'
ella
acquifiaíÍ"e
i
difecci dd mondo
!
Pura
e
l'
aoima di lei , quanto Jo
~
la fua bellezia,
Che dolce
e
ratrere: qua! /oave ícmplicita
ue' cotlumi, e ael favella re
!
Si dice
:
elo·
quenza, eloquenza : fi da ·at mnndo
la
piil
'.Ter~
di quella ? Ella non pdrea convincer.
'mi, n¡a pu re mi perluafe. Defide rai di pen,
fare a modo foo: avre1
vol
uro , che I' il·
Ju'fione cagiooacarni da Iei, non foffe fpariri
mai.
Perch~
non ho
io
fopra di lei , o piuc.
cofto