1l
ha a
Ea~e
ali' amor
propr.iol·a,
m~ggior
wiolenza. del mondo, q
1
ua.ndo
li
vuoJe
a.vvL,
lir fe ootJa, bag1a ,
ei
colla dillimulazione •
Ecco in <!he rirro•,a un.a donn·a e!fere f¡:hia.
y.a; e
quelto,
e
il
v~ro
giogo , che ci. fu.
pofü1 ful eolio•.• Se tutte le dpnoe
penf~ffe
ro n1¡bilmente quanto voi,
o
bel.laOr.fola ,
non
fi
farebbern , cos1 facilrnente , e !enza.
moiivo un
palfa~empo
dell' inganoarci. Se v'
ingannaoo voíbra é la co)¡¡a •
V
oi
licte
i
nolbri Re,
!i
puo dire
:
mettetevi , bene· ia,
cuone, che la cofa arnata da voi
prin~ipal~
mente
é
la. verita , che queíla fnla vi pia,
•ce , qudla vi tocca
I'
animo , e ve la dire..
mo J<empre .. Qual
e
l'ambizione della don–
na?
Quella dell' e!fere amabile ,
e
amata ,
Su duoque , fcrivete ful pomo
:
.8.1/a
pi¡¿
,
fi11cer1t,
tutee gareggieranno per acquillarlo
.::ol oaturale ingenuo , e colla femplicita
:
Ma voi v' avece fcritto:
.tl.t/a
piu
fad11.cente
,
e' toda
a
chi
fa
meglio fedurre. Quanto é
a
lle nollre iavídie, a' ooílri piccioktti odj ,
puntigli, raggiri, rutte queíle coíe non
fo.
no ahro che pa!fatempi per voi , e voi
v'
accorderete
a
di re, che le guerre v<iílre
fo.
110
el'
a!fai maggior confegueaza. Non ci re.
íh
piu dunque da cenfurare alero , che la
frivolira dé' guíli donaefchi, e degti urI)o.
ri : ma quan<lo piacera a voi , laremo piu
fo l1de.; e
forfe
molte fono le donoe ,
che
han.