i:he quella guerra, di galaoreria dall' una
parce, e di ci•etceria dall'altra , non lia al,
rro che un giuoco pattuíro. Chi vuole giu •
ca ; qudle, che non amano
il giuoco non
hanuo a far alero , che fiarli dipecse ria.
canrucciate ; e non
v'
ha cofa ver4na , die'
egli , che corra minar pericolo della viml ,
.quando
e
fincera •.. Credece , voi , che
fia
cnsl
i
...
Tamo lo credo, che
le
mai cef·
faffi
dal l'
~fser
faggia , ve lo dico ora per
allora fcbierrameoce , che avro volutn cosi
io .... E' vero quello viene dal proprio vo.
)ere , ma
li
vuele per la feduzione di qua!,
che ílregone, il qiµle
fa
,
che cosl
li
vo·
glia. Anche quefra
fe
u
fa
la rifiuto, non do
fed6 alle frregberie .
Erano a quefro punto
del
ragiona re
1
quando il Sigoor pi Lava! ritorno dal paf.
feggio . Padre mio, che dice rni d' akelle,
profegui Odola? Vuole ch' io tema , e rae.
c:ipricci dell' cfsere eíptilla nel mondo alle
feduziooi degli uc:mioi? :vta, difse il Padre,
cerro convien diflidaríene : non ti fiimo in.
f.illibile ... No, m.i lo fa rece voi per me
¡
e
fe
mi perdere di villa
voi
1
fapete quello,
che m' av@te
promefs
.•.• Pro!=curerh di
mantenerci la parol• ... Poíso efsere a par·
te del fegreco, chiefe Alcclle coa aria
ci.
¡:norofa ... ll Padre mio ebbe la buoca d'fl m.
µueftrarmi ne' miei doveri ; e s' egl i pocelse
~.fs~,r