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hlaggiore il numero de' pre!ldci ferv igi , che

quello delle graiie da di l!ribuirfi: e iafiae

lnline vi fa que! , che puo . Alceíle rim afe

alcuo poco maravigliaordi cal mucazione ,

e del cuono ria difen fore prtfo dal

signar

Blonzac pel reílante

d'd

pranzo • Or via ,

cliCft il Vikcnce, pcr accordarv i infierne,

li

facc ia un brindili alla falu ce del Signar Co.

manda nte, e maoifefio quello ,

~be

avea al.

lera fapuw. Chieggo perdono a

queílo Si.

g nore

¡

dilfe Alcelle

1

áverlo flimolaio

a

querel arfi

1

Non fa pea le ragiopi, che avea

pi rinauar lene ... lo, diefe il Blonzac; non

ho dencro livore alcuoo

1

e mi lafci<? ricon.

rlurre indietro , come un bambino. Voi ve•

dece , ripiglio il

~ignore

,di Lava! , che un

Mifa nrropo

li

puo

ricond 11 rre , S¡ , ripete

Alcd\e, con vivacita , quando regala i feo·

~imrnci

furi fu ll' inrereCfe della perfona fua.

Eh.' Signare ; diíle il Blonzac, coaofcete

voi

perfona

veruna , che prenda paffione

per

'quello , che non tocca la perfona fua dap·

preíl'o ,

ne

da

1

unge? Tuero quello , che il)·

te cífa gli \.10min i ia generale, ripiglio Al

cellc ¡ cocea áa vicina un \lomo vircuofo ,

'e llace licuro eíferci molti amici del

1'

ordioe

'the odiano il rnale perch'

e

ma le , . fenza re–

lazione v5runa a Je íleffi. Lo crederb, dif.

fe

il Guafcúne , quando

v

dro qualche per.

f'Ona ·

che li dia travaglia di que! che fu e·

t:e'de