la teoerezza del!' aRla nte ,
la
fr aochezza
pell' amico , e
1'
inquiera vigilanza d' un
Padre : eccoci il cuor mio :
e
degno di re ,
~
fe
cu hai raoca ingi4füzia , che
ru
va.
glia querelarteoe ancora, noo l'avrai luogo
1empo. T al ragionare
1
fu
accompag.1aro da'
fegai piu eflicaci d' un amore affe1cuofo , ed
appaffionaro , e parve , che Onenfia nel fuo
cuore lo rifentiffe • Trafcorfero otro giorni
in
perfeu~-lli¡na
inrelligenn , e colla pit\ i11
1
trinfeca concordia , che poffa darfi fra ma.
rito , e moglie . l\lla mana della bellezza ,
della giovenr u, e delle grazie , aggiungeva
P rtenlia I' incanrefimo di qudle
rirnide
ca.
rezze, cb-e amore d' in re ligenza col do •:ere 1
ferubra accorcarnenre in volare al pu.dore : re–
te la piu fortil e di quante ne ficno per
av.
viluppdre un cuore a!fectuofo . Ma eravi fio.
cetita in curro , Ben
fo
li credea il Lula.
ne; lo credo
a~ch'
io. lnfine infioe non
fa.
rebb' ella (bra la prima femmina, che avef.
fe
accordaca
la fua
inclioaziooe colle
fue
intenzioni , a la polirica
e~
diletti .
lntanto
s'
approffimwano i giorni coafe–
grari 3lla pazzia , e all' allegr zza ,
ne~
quali noi
lis
o canco pazzi quaaro
i
mag.
giori nofrri , ma non tanro lieri ,
Onenfi~
fece dalla lunga capire al Luíaae la fu a
VíJ·
glia di dare un divercim oto, in cui vi fo(fe
prl
ia
Ja mufic4 , poi
I~
cena, e
fiaalllleBt~
.
C
~
UO'f