<len1e, quello
e
pero un mal onefio com.
plim~nco
• , • Ah! Sigoori gli
e
il piu com,
piro, che un gelofo
pot~íle
farvi. Ca valie.
re, dirfe il Marchefe quando íi fpicc o di la
il Lu!ane : mi pare , che la oofira inten·
zione forfe di belfar cofiui 1 ... 11 mio difegoo
era quefio .•• Credo il cielo me lo per·
doni , ch' egli ali' incontro íi facci a beffe di
noi •••• Q.ualc,he folpetto me ne viene ;
ma ne faro vendetta •••• Come ? ••• ,
Come
(j
fa
la
v~ndetta
contra un Marit<l-
. La fera fieffa a cena colla Marchefa di
Bellune accufarono il Lufane per l' uomo il
piu odiofo del mondo , E la moglie fua
dappoca , ha la l:.ionta di fofferire d' erfere
cosl tenuta opprella • lo le inli:gnero , co.
me
(j
fa •
La Caía della
M~ rchefa
di Bel.
lune , era
il
raddottO di tutci gli Svemati
della Citta, e ,della Corte ; ed il
fuo
Segre.
to , per trarnegli a fe , era quello di rae.
cogliere le doaoe piu belle. Orteníia venoe
invitara, il Lofane ma feo za dimolleare, che
gli chiede!fe licenza , glieae d1fse ·una pa.
rola cosi di pafsaggio. No, amica mia ca•
ra , difse il Lufane ad Orteníia ., la Caf&
della Marchefa va ad un moto , che oon
conviene a vei • La danza in cafa
fo&
e
un raddotto , ne! quale voi non dovece ri·
trovarvi. ll Pubblico non
e
tenuta a crede.
re
"º¡
piu
incapace d' errare d' un' altra ,
e
pee