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fatte, féce
fa
pe
·ª!
marico ; ch.e
~i:
plavali ·
iDgíuri~,
che
.l'
u'Ício fuo foffe v1e.
tato· clí'e genci da farne .conco·,
fe
ne que¡-ela.
no
•
e a'veano fiabilico di d lerfen ·
¡¡
·tui
~ed~fi mo ~ s~
'¡J
vogli o riípofe • io iofe.
gnero
l11rd
un
~ezzo
affai bello
i vendi,
~carli
dr me . .Preada og uno
pi
loro per
moglie
.~na·
donna !:¡ella, yivano in cafa co
1
Joro !lchici', e mi .chiudao
F
ufrio in fac.
fÍ(l
ogo( volea, ch' io ande1p a ílurbargli,
Pi
l:i
a qualche giorpo , .due di
~oreílí
(Giovap1 punt-i , perche non aveano por utc¡
~ffere
intFdd,ot ti ,in cafa d' ,O rtenfia , .anda·
rono .ali' Opera, e gli
fi
ajfacciaroµ o a do·
piandargli ragione della ¡:nala .creanza
dellg
Svizzero, Signore , gli piífe il Cav¡iliere di
Sao Placido,
v'
e
flaco
detto mai , che il
Ma.rchefe ,di Girval, ed io liamo Hati due
vplte ,alla yofira ,cafa
? •• ,•
Sl ,
Sig
0
ori
1
fo
.che
vi fiete
.incomoda~i
•• . • Non
fi
pote
Yedere ne .la
¡Sigoi>r~
, ne voi . . . Cofa
c~e
fpeffo .avviepe ,, ,• Eppure venivano al–
tri,
e poteano ' redervi ... Noi non veggia mo
quali
-al~re
perfooe, che gli amici nollri
··:
.I¡'loi fiamo degli amici
d'
Orrenfia ; e
re.
g?~nre
i1
Yallen , le facev?910 vifira ogni
g1ero?: oh!
Signor~,
oh!
.egli .era pu re u!l
amab1le uomo .que! iVal.feo
~
Nello fcambio,
.ell~
non .
v'
ha farra perdita ; ma in
verit~
,egh era
il
piu ooelto ,
il
piu
compiacent~
di