~
14
efiu
~~A~~~·A
l:osl
fa
re era
mol
to, ma non bailava ancora:
l't
111ano d'. Agata era chiuía, ne quella di Celicur
potea abbracciarla. Amore gli (piro I' ardimen–
to d' aprirlt . Oh! qual
fu
la fua
fobita marP.–
\•iglia, e allecrezza, quando a poco a poco s'
accorfe, che a quella foave violenza credeva •
Egli ha in tnano la mano d' Agata aperta, ed a-
iaº{~[ªf:j¡'~\~a
\ª
N°;~n~e~eir
11
f~~~:~~~~~; (/~~~~~~
da lui llretta non gli rifponde , la
tira a fe ,
verfo di quella fi piega: d'
~ccollarla
li
ardifce
al cuore, che sbalza avanti per toccarl1. <zyella
gli vuole sfuggirc, l'arrella., fchiava la tiene ;
e fa amore con qua! rapidita fotto eíla
tímida
mano gli batee il cuore; ch' era quati calamita
pu
ella ,
o trionfo
~
ora pimeo to d·animo
!
Non
e
piu Celicur quegli, che la llringe,
d' eíla ,
che rifponde alle batcute del cuore di Celicur .
Coloro, cbe non hanno amaro mai , non hanno
faputo mai che cofa (ia quello interno movimen–
to ,
e quegli !lelli, che ha.nao amato,
folo
una.
volea af!aggiaro
J'
hanno . Confondcvanfi l'occhiate
loro
,
con quella sl penetrativa languidezn, che
~~atnud~i
J.
~¡:~ºd=~rf'uª~~~ªf
n
~ri~'Jae~tr~~~~l~d~Í
fuoco artlfiziale Allora Agata free uno sforzo
nuovo per imprimcrli ful cuore di
c:::~licur
; e
mentre che d' intorno a loro s'applaudiva alta.–
mente a!Ia fplendida,e llrepicofa bell zza de' razzi
gli amanti nollri cucci occupati di fe foli, efpri–
mevano con ardenti fofpi ri il doloredell'averfi
a dividere . Tale
fu
la mu tula fcena, degna d'
e(–
fere allegaca per efempio degli eloquenti filenzj,
Da que! punto gli ani mi loro d' accordo ad
intendcrli, non cbbero piu
J'
uno per I' altro
fe·
i¡rc·