~
12.*
~~A~A~~
Una dichiarazione d' amore ,
e
Veto
~
chi Ja
f3.
non
e
padi:ane tli
fe'
chi ,. afcolta ' non ardi–
fce di dolerfehe ' giacchc e.
e
queJJo froncerto'
crede amore di pGter arrifchiarli ad ogni cofa.
M a adagio , tempcratel'i , e vediamo un poco
donde derivi la
V<
llra difperazione., da! veder–
vi cosl quieta, crudele .. f.dunq ue volete ch' io
(enza afll1zione d' unadiígrazia, della quaJe non
ho timore ! .• Dicovi che
la
cofa
e
fiabilica,
e
che vi mari tare al Signorl! di Lexcrgue .• Ma
come volete voi, che
li
fiabili
fea
/enza di me,
quello, che /enza di me non
li
puo J,JJandare ad
efrcuzione? ..
Ma
íe
vollro Zio n' ha daca pa–
rola ..• Se
f'
ha data la tirera indiC'tro . . . Co–
me ? e
av~efle
il coraggio? . .
11
coraggio di non
dire
Sl ... Oh!
bella riíoJuzióne ! o nobile for–
za ! Ectomi al
colm~dcll'allegr~zza
! .
E
la
vo~
{\ra allegrezza
e
pazzia' quanto il d(\Jore . .•
Voi non farece del Signare di Lexergue !.. Ee–
ne no!
faro:
e poi? • Saretemia .. . Non v'iia
dnbbio; non c'
e
alero di mezzo; e ogni
!an–
ciulla, che non
lia.
fua
moglie, fara moglie·vo–
llra, _la cofa
e
chiara.
In
veritii il vofiroragiona-.
re
e
b~ne
,da:
Poeta di Provincia. Andateand?.–
te
a vifirar'e mio Zio , e procurare di fa r sl, che
non íoípettivuAto dell' avvifo, che m' avece dato.
E
bene, 'fiece andato avanti co·Jl' Epica]amio .;
gli diíle
r
Jntendtr.t•'
anilandogli incomra
? ••
N '
ho
il
dili:g_no in capo .. Udiamo •• '.Ho prelo
)' allegoTia da! Tempo' che
r
poíal
la verita ...
L'
idea
e
bell~;
ma 111aJinC<>[)ica; poi il Tempo
e
ancichi llimo . .•
11
Signor di Lexergue
e
anti–
quario . ,
E'
vero; ma uno non ha pero caro di
fenfüli a dire, ch'egJi
e
vecchio comeil Tem–
l>o. ,,
Vi
pikereb'l>e
p¡u
Je
nozze di
Venere•
'
·
.
e
d\