Jenr1ai
di
lafciH i vedere
in pubblico coá
coretle d :1e
fe
mm ine ? • • • Oh ! avréte pu.
re
a
conl~· nrir
vi' poicbt
la
cofnpagnia
e
íla.
bilir a , e ccrramenre io non vi manchero .•.
Chiéggovi fc ufa , Signóra mia ; mancherere
al la comp>gnia per non ma ncál"e a voi fief.
Ja • •• .
M•nco io a mé fte lfa , ne! prati.;a.
re femrnine, che vengono
da
1ur1 i pratica;
te
? • • •
Sl, voi vi merrece al ri!ico
d'
ef,
fer con loro con fufa ; nell' opiniobe dél
p~b.
blico •••
11
pubbli o, Signare ; non
e
ingiu¡
tlo , e nel mondo ognuno
e
mallevadore
pei
fe • •••
11
pubblico, Sigonra mia ,
fo ppooe
ragionevolrnenre, che quelle donne ; le qualí
i~ga n!i
in compagnia pee Ji pa!fatempi ;
Ji
leghino anche
in
compágnia di co11umi ,
e
noo dovere aver puoro, che f.re con Olim.
pia ne con
A
rrenice • Se voi volete roa:ipere
i kgami che avece con loro ; con qualché
riguardo ' c'
e
il modo di fa rio ; guardarevi
folam~nce
dal T eatro, ed ioviracele
a
cena!
Jara
1'
uício di cafa mia chiufo a rurri i
miei amici ;
faremo foli ; con loro fole •
Non ; Signare ,
difs' ella indifperrita
¡
no :
non
fo
un mal ufo della cornpiacenza vollra :
per difobbligarfi fcri íle ;
Non avea avura
rnai tanea
far ica d' ani mo in alero, quaoro
helio
fc ri v~re .
c¡ueí\o biglieuo :
lagrime di
fiizi,i
lo
bagila ~ono .
Poco m'impona , dicea
trd
re
ili
í:otefü: femmine,
e
vero :
me.adh:l'iní.