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Cara, O rrenlia mia,

le

di!fe, non ho prefá

tal rifoluzione fpeofieraramente • Credimi e

pefata a!Tai bene , e non

e

al mondo co.

fa,

che la poreffe !cambia re . Fra le perfone

da re vilitare, e che vifiraoo re, fa fcelta

di que! nu mero di femine decenri, ed'one–

fii

uomioi, che ti piace, Ja mia ca

fa

fa roi

ca

fa

loro ; roa farra Ja fccl ra , prendi con.

gedo da l refiante • Aggiunge ro gli amici

miei a' tuoi, le nollre Jille unire verranno

depofitare nelle maní del Porrinaju , perche

lieno Ja norma d' ogoi di:

fe

da quelle

li

fcoíla ' fa d licenziato. Q_uefio

e

il piano

pr opollomi da me, e quello , che volea far

fapere a te.

Rimafe confufa Orten!ia nel veden1 tutti

i

fu oi hei dilegoi fvaniti in un batter d' oc.

chio • Non pccea credere , che fo!Te il L u.

fane, u·omo ccsi manfueto, e compiacente,

quegli che le avea allora parlato ; e dicea

fra

fe :

Veduto cio , va ora e fidari agli uo–

m ini . Vedi ar ia , e ruooo , che cofitti pren.

de! Ccme a fa ngue freddo, mi defia le fue

volonta da legislatore • Far converfaziooe

con fole femru ine vircuofe, con foli uomini

perfetti. Bel clíimerizzare, ch'e queílo

!

Poi:

oh !

cooverfa zione veramente da paffare

il

te m p~

lieramente, un cerchio di venerandi

a mic:i

!

Q uefio

e

il piano propofiomi da me,

'dice : come

fe

quando egli ha parlaco , al.

tro