del ValC. a. Eifeado egli perfona
fatca ptl
mondo, e pei dilecti, giovane, fpiricofo , e
af\racro egli medefimo
intend~va
in voi rut•
ti i gu lti
íuoi •
11
carattere mio
e
piu
fe.
r io ,
la mía condizione piu moderaca
, 1'
umor mio alquanto piú rigido
:
non potrei
acquirlare i cofiumi di
lui ,
e
credo , che
cio fia per voi un bene ,
11
cammioo ce.
DlltO da
'l'Oi
1
C
fparfo di fiori
1
e di (acci ;
quella che piglieremo iofieme
1
ha miaori
gioúalica , e rili:bi minori • Q,ue' foavi ia.
caatefimi , che
,¡
circoodavaoo
farebbero
ípariti infierne colla
vofin giovioezza
¡
que'
giorni fereni ch' io •' apparecchio ,
faraono
Aiguali in tucci i tempi della vita.
U
o one•
fia Moglie non trova la
fua
felicic~
ia mei·
20
al
torrente del le
g~nri:
ina deotro alla
fam iglia, e oel reggimenro di quella
neJl1
ama re il fuo decoro,
il
fuo dovere ,
nell'
attenzione verfo i figl iuoli
fooi,
e
oel erar.
tare familiar meare
con
un a compagaia com.
poila di períoae
dabb~ne,
·
Si rnaraviglio Orcenfia a quefio preambo.
lo, e priocip<ilmente le sbalordirono
I'
oree,
·chio le paro
le:
rrgger famiglia;
ma piglia n.
<lola in ful cuono dollo
Sclanzo:
Regger per
tccellenza , dilfe,
Ja
famiglia fap
o
forfe
ua
giorno; per
al
prefente
1.\00
ne
fo
aulla .
11
debico mio e quello di vokrvi bene , ed
fo
lo
fo:
i
.úgliuoli
raiei
non hanno ancoril
bjfo.