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tempo, l' han no impai:;ciaca nel labirinco di

una focieca firepitofa , e pieoa di frivolici :

tratcali di cavaroela di

a .

Per

far

quello

mi abbi!cgna

an

poco di coraggio , e di

ri.

folu:done: A vro fo rfe ad azzuffarmi cootro

lagrime, ed

e

g ran guerra • Jo confelfo pcr

un cuor cenero, come il mio : tuuavia fia.

te ficu ro di me.

Ml

voi, Signare, voi fie.

te Padre , e

fe

veui!Te Orcenfia

,

a far ,

le

fue querele a voi • • • Non aver timare di

a ulla :

fa

che

vuoi

di mia

figliuola

:

alla

tua vint'l

I'

affido , e

le

1'

auttorica di Ma•

rico non halla, abbia1i anche quella di

Pa.

dre: la do a te,

JI

Lufanne venrte accolco

da Ortenfia ,

con ructi i modi piu artranivi . Fate conto

gli

diffe ,

di

vedere

in me quella

pofa,

che a vete perduca:

s'

io a

v

ro

luogo nel cuor

vollro in cambio di lei

1

non ho che bra.

mare di pit\ •

Q uando fi

trauo di

llendere

il

coocrat•

to,

ignore, dilfe il Lufane a Felizondo ,

non

ci

efca di menee , che abbiamo due or–

fa nelli • Lo Haca del Padre , non gli per.

mi fe di lafciar loro pingue eredica , non

gli

priviamo di quella della Madre;

ne

la na·

fcica de' figliuoli miei fia una difgruia per

loro,

11

vecchio fi

rimenerl in guifa , che

gli

ufcirono le lagrime, udend<> la genero·

füa

d 1 Nipote, da lui, fin da quel punto

A

4

chi~.