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\:li

~oh>1c .

11 Lulanc fra gli fconforti

fuo,

iion

a

v

ra al meno !J

coofolazione d' effere

Padre ,

il

\ralfcn lafciav áno ad Orceníia dué

figliuoli ccn picciola facolca. Le prime an.

gnfce della giovane Vedova

furono per lo

~pc•lo

fuo ,

n (JD

per alero; tna dimencichili

pu r uno

di

(e

quanto vuole,

a

poco a po•

co fenza a '"t derfene ,

ripenfa a fe.

·II

cero.

po del portare il bruno

fu

quell

delle

rÍ·

füílioni .

In Parigi , una ¡git>vaa'e;

la quale non

fta ah ro pi\! , che dillratta ,

lino a canto;

che íi

trova foggeua ad un marito ,

~

fa!·

va dalla critica ,

!i

fuppone , che quegli ,

il qua le v' ha

pi

u

interelTe, íia il

piu diffi.

i:ile, e non

s'

ardirce di condannare quel che

viene approvaco da lui ; ma ri mafa in

fua

propria pode(ta, rientra

fotto

la

rutela

d'

un rigido, e gelofo pubblico ;

ne

una ve.

dovanza di ventidue anni,

e

fiato di liber·

'ca

,

Órrenlia beniilimo

s'

accorfo , ch' el!'

era canto glnvane da non

poter dipendere

d a

fe f0la,

e

piu

fe

n

1

accorfe Felizondo.

Un giorno q\Je!\o Padre dabbene , affido i

fu oi t imori al Lulana

fuo

ipote • Arnico

mio, diffegli , ben

se

tu

degno di

compaf~

'fwne , t\ia molco

lo fon io piu di te • Ho

'una

fóla

figliuola,

tu

fai, ch' io

I'

amo , e

l:u vedi quai ri fchi ella corre. Q.uel mondo,

~ll:e

a

l'e'i

era

fi

pia~imo,

ora

la

richiama ;

ter.