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chiamaro figliuolo •

Ne

meno fenfibile

fu

Orcenfia al prncedere del nuovo Spofo. Cae.

chio, e famiglia runa elega nza , vefiiti ríe,

chiffimi , gitje delle piu prezi<'fe , una ca.

fa,

nella quale tutto fpirava buon guílo ,

grazia, ricchezza , preouoziarono a queíla

Moglie un Marico atten tiffimo a proccurarle

ogni coofolazione. Ma l' allegrezza , che el.

la

prevo aliara non duro molto.

Quando dopo il fracalfo delle nozze fue,

cederte la quiete, parve al Lu ía ne, che

fof,

fe venuto il

tempo ,

di d;chiararle le fue

iuteozioni intorno al piano di vita che

vo.

lea delinearle • Per quena cosl

foda con·

verlazione ,

colfe il pacifico momento del

rifvegliarft la matti na; momento , nel qua•

le gli a!Topiti

fenli

lafciano

la

ragione

iu

piena liberta , e I' an ima fie!fa tranquil la pee

lo

fparito fonoo, fembra rinafcere con idee

pure, e Signara interamence di fe , fe me–

defi rna contempla , e legge nel feno

fuo ,

come chi pa!fa eolio fgua rdo al fondo d' un'

acqua chiara, e tranquilla .

Cara OrcenGa mía ,

le di !Te , io •oglio,

che íiate felice, e Jo íiate fempre vi

c<'tle,

d

l'e!Terlo alcuni leggieri fagrifizi , e ve>.

glio piuttoílo chiedergli con

ingenua

fede,

che obbligarvi a quelli coo

raggiri ,

che

mofirerebbero la

po~a

fiducia • Voi

avetc

paílati

al~uni

anui piacevoli in compagnia

del