la mad re mi.;
, perdonategli s'tgli ama la
tigliuola vo!lra :
il foo cuore
e
baHante a
cutradue , e re qualcofa vi perde1e '
il
mio
ve ne compeníéd. Ah! fanciulla , faociul·
la, da temerfi , le diílc
1'
logleíe rinteoerira
il cuore , c¡uanri rravagli fe' tu per darci
!
Ah! Sorella, Sorella mía,
dela
mo il Nel·
fon, che fenriva Hringerfi da Coraly incoo.
no al petro ni Giulietta, avreíle voi cuore
di dare afflizione a quefia fanciulla?
Coraly fuori di
fe
per maraviglia della
fua virtoria
, baciava
affetruoíameote Giu.
lietta, appunro in quel m omento, in cui il
Nelfoo accofiava le gore a quella della
So.
re
lid .
~en
ti toccarfi Ja guancia da ll' ardenre
guaucia di Coraly ,
ancora mol le di lagri–
me • Stordl ,
t
preíe gra n maraviglia ali'
improv vi
fo
movimenro, che
cag10110
in fuo
cuore tale accidente ;
roa pQr diffe : buon
per me , che c¡uella alero non
e,
che una
picciola comrn zione de' fenfi ; non giunge
.fino all'au ima . Mi .6gnoreggio ancora , e
fono fic uro di me • Turrav ia diffi mu lo alla
Sorella qucllo, che avrebbe voluro cel¡¡re a
fe, s' egli avelle poruro • Riconforta dolce–
menre Coraly, palefaodole, che quanro fioo
a quel punto era tlaro a Jei, per darle af.
fanno' era ílaco da
fcherzo : non
e
pero •
fog~iu as'egli,
uno fcher;zo il con fi glio, che
vi do: non v' affidate,
car~
la mía Coraly,
al