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E perche avete fatto nafcere in

lei fiffa tto

timore ? Si v1,1ole ch' uno

fia

ingenuo ,

ei

nell' elfer tale li mette un rifchio

:

racco–

mandali la verita, e

fe

0

la 1i sfugge di boc.

ca n' bai un rimprovero.

Ah!

natu ra non

ha

il

torco , no ;

fe

fo!fe

libera

, a

v

rebbe

franchezza: vien piegaca alta falfit:l dall1 ar–

te , che vien mefla in opera per cofiringer·

la , ••

Oh quante rifleflioni ferie per una

fcherzo ! A!fine alfine

di

che poi

li

tratta?

Di dare un momento di

travaglio a Cora.

ly, per ifcoprire

a

qua! parre il fuo cuore

pender:\: Eccovi tuc<o ••• Ecco rutto, ma

ecco anche una bugia; e que!, che peggio

e,

una bugia, che da afAizione ••• Non

vi

li

penfi alero , non

impnna efaminare

quello, che non

li

vuol vedere ••.• lo ,

Sorella mia , non

e'

e cofa, ch' io piu der.:

dcri dell' acquifiar lumi per guidarmi. Spia–

cque il tnezzo fota01ente

j

ma qnetlo non

f1a

oílacolo. Da me che volece voi

? •••

Silenzio, e aria di ferieta

:

viene Coraly ;

afcolcaceci.

'

Che vuol duoque fignificare , dilfe Cora–

ly,

quivi encra!a?

11

Ne!fon in un canto,

Giulietta in un alero? Siete voi

in

collera~

Abbiamo in queRo punto , dilfe Giulietca ,

pre(a una. rifoluzione, che ci da paffiooe ;

ma a queílo paffo

era

forza di giungere

~

Noi no'n apiteremo piu infierne : ognuno dj

·G

,3

noi