al mondo ,
fe
due cuori cosl buooi , cosi
virtuoli non
s'
amaoo
?
lo, io infdice fon
quella, che io caía voílra arrecai le turbo.
lenze • Voglio atlontanarmeoe ; sl , ve ne
fupplico, rimrndaremi alia patria mia. QJ¡i.
vi trovero anime
fenlibili
alla mia difgra.
zia, atle míe lagrime , e che noo m' afcri.
'eranno a peccaco
l' infpirare un poco di
compaffione,
V'
e
ufcico di meoce , diffele Ginlietta ,
the voi liete un depoúto affidato a noi. Son
libera, rifpoíe con alrerezza la Giovane [o.
diana ; p0ffo a mio modo difporre di me •
Qui che farei? Con chi viverei? Con qua!
occhio l' uno di fOi
vedrebbe io me colei ,
che l' aveffe privato del!' alero ? Sarei io la
fua Sorella al Nelfon? Confolerei voi della
per<lira d'
UD
fratel!o[ lo
rn'
avro a vedere
deílinata ad effere la caglone delta calamita
di perfone da me uoicamente amate
t
No,
dico , no, voi non vi fcofierete
I'
uoo tlall'
altra
~
quefle mie braccia vi faraooo cate•
na • Allora precipitandoli verfo il Nelfon ,
e preodeodogli la mano: Venite, gli diffe,
veoire a giurare alla Sorella voílra
,
non
efferci al mondo cofa da voi piu amata di
leí. ll Nclfon commoffo fino al fondo
d~ll'
anima, li lalcib guidue al le giooccbia del·
la Sorella , e Coraly giccacali al collo di
Giulietta : voi , feguico dicendo, voi,
fe
lierc
G
f
Ji