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onelU mia? •• • Ah

!

Nelfon, non

e

gia

~

ch' io tema qui di colpa

¡

ma di calatnica ;

Voi pur vedece con quaota.

licurezza ella

s' abbandooi al piacere di vedervi:

q

ul e'

e

iifico.

A

poco

a

poco ,

e

fenza pu

neo a

v-·

vederfene , oon vedete

voi

come gagliarda.

menee vi

s'

affeziona, come natura , fen za

cht: fe n' avvegga,

la

cragge

a

que' la.cci,

che occulramece

Je

cende ? Eh

!

amico mio,

nelr eta vollra ,

il

nome d' amicizia, oon

e

altro, che un velo.

lo vorrei pure pocervi

lafciare

I'

uno e l' alcra in quefta

inganne–

vole oppinione , Ma

1

Nelfon , piu caro m'

e

il

volteo dovere ,

che la quiere voftra •

Coraly

e

deftinata

al

vollro amico ,

egli

Heffo

I'

affido a voi , e voi

1

fenza pur vo.

lerlo , gliela rubate . • • lo , forella mia ?

e

avr.:fte

l' ardimento di

farmi prediziooe

di che

?

••• Di quello , che dovrefte sfog–

oire. Concedovi, che amando voi

1

ella con–

íenca di dar!i al Blanford: coocedovi , ch'

egli !i Juliaghi d' effere amato da lei,

~ch'

egli lia feco fc!lice , fara ella poi felice con

lui

?

E

q

u

ando voi non avefte per

leí

al–

ero , che un fentimenco di compalliooe , di

che ella

e

pur cosi merirevole , qua! dolo.

re farebbe il voílro clell' avere iatorbidata per

frmpte . la qu iere di cotefta sfortuoara

l

Ma

di piu egli farebbe rniracolo ,

fe vedeadola

'c'<•nfumarn peramore, vi confioafte al com•

paf-