di lci ceneva occupara. Fer dinrarnda vi' fi
richiedea quali la violenza , e non si 1ofio
era lafciata in balia di fe , che parya ve.
dere il pen.lier di lei rivolare all' oggetto ,
dal <¡uale era llaca a forza fpiccata • Se di–
nanzi a lei venia profferi10
il
nome del
Nelfon , un viva vermiglio colore le 1ingea
le guance , le fi follevava il feno, e le pal.
pirav ano le labbra, e
IUllO
il fuo corpo era
da un tremiro vifibile alfalito • Giulieua la
cogliev a ful fatta al paffeggio , che qua e
cola fegoava folla reoa le lenere, che for–
mavano !'amato nome.
11
ritracto del .Ne!.
fon, adorna
va
l' apparramento di Giulietta:
non
fi
10.fio gli occíii di Coraly rrovavao fi
in
libert~,
che
s'
affüfavano in quello ; po·
tea bene a polla fua voleroegli di la ftor.
nare , che quivi di nuovo
fi
volgevano qua.
íi
da fe , tratti da uno di que' moti , de'
quali l' anima
e
complice , roa non confi.
denre. La no ja , in cui rrovavafi fprofon–
da1a fvaniva a ral villa , il fuo lavoro le
caclu di mano, e qu2nto
v'
ha di piu rene.
ro nell' amore , e ,nel clolore , virificava al.
lora la fua br.llezza.
·
Parve ben Kmo a Milecli Albury, ch' an.
che quella clebole iromagine foffe via di
ll
mira. Q.ueíl:i. fu a Coraly una defolazione.
Non icone pit\ la fua difperazione a freno.
Amica crudele, difs' ella a Giulie1Ca , vollra
con.