1if!i1na fan.:1ull• m1a , del1'
aw1~0
, ,,firo
1,
dtl fracel mio : rif¡>a rmiacegli
dt'
rim
0
rli, e
delle incerne
batca gl i~ ,
che lo guideioebbercl
alta fepolcura. Coral
y
í1
e
ali pa
wl~
s'
"mpie
d'
orrnre • Sollecico Mlledi a fpiega rle qual
cofa
avelfe in
fe
l'amore di Ndfon
per
lei,
che
a
lui folfe di
St
grave danno - S' io vi
dicerli di piu, le rifpofo Giulierca , la mia
fpiegazione vi rendertbbe odioío colui , che
vi dee elfer caro fempr.: •
Ma
fra
rn n i
i
doveri il piu fagro gli coglit ogm lporanza
d' elfer voilro •
l
Chi potrebbe efprimere Ja defolazione, in
cui l' anima di Cora.y
fi
trovo
iwme1
fa
?
Q.uai collumi fon queíli,
qua!
pací~,
dove
non
fi
pu0 difporre di
r~ ,
dove il priocipa–
li!limo di tutci i bcni , il vicendevole amo.
re
e
orribil male
i!
Avro io dunque a ere.
mare di vedere
il Nel fou
!
a
rremare di
piacergli
!
di piacergli
!
oi me
!
A~rei
data
quella vita
per
eílere un momenco amabile
agli occhi luoi , quauco egli lo
e
a'
mii i •
Andiamcene lungi
da
quefli luoghi , ne' qua–
¡¡
fi
giudica difgrazia
l'
effere amaro .
Coraly udiva
continuamente parlare di
Vafcelli, che faceaoo vela verfo la patria.
I:>elibero d' imbarcar!i
feoza dire addio
a
Giulietta. Solamente una fera full' ora del
dormire Giulietta fenti ,
che
baciaudole la
mano , le labbra
di
lci
le prcmevaoo
pi~
'f
omo
IV.
ll
affec-