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'e
abbandooarmi , ditfe Giulietta
?
Voglio
1
ditfe Coraly afficararmi contra ogni bifo.
gno , trattone quello dell' amar
voi
•
Y.o.
g lio poter liberarv i di me,
le
danneggio la
felicita vallra ; ma
fe
pofso a
q
uella
co~
rribuire, non di¡bitate, ch' io m' allootaoi
qa voi • Vi fono iou.tife , e vi fono cara •
Tantc difinceretfe e a me
UD
efempio ' ch'
io credp degoo da elfere imicato ,
Non fapea
il Nelfon
immaginarfi
intor–
no
ali' appficazione di Coraly al lavoro
1
cofa del tuteo meccanica , ed alla noja
di
tutee le cofe di puro dilecto.
La
fielfa
ma•
ravigli:l pravava ocl vedere coa quanta fcm.
plicic~ ,
e mode!lia abbigliava!i, e glieoe do.
mando la cagiooe • Provomi ad effer pove.
ra,
rifpos' ella con un forrifo,
e
abbaffando
i.n
cos) dice gli occhi gli empie di
lagri.
JTie • Tali parole
1
e lagrime cosl sfuggite ,
gli commofTero p¡ofondamente
il
cuare .
Oh !
Dio, difs' egli, avrebbe mai
Ja
forella
mi~
fatto nafcere io
lei il timare di vederli po·
vera , e abbaodonata
?
Non
li
cofia
li
ricro•
vo con G iuliecra fofo
, che
la
follecito
a
fargli fapere
il
vero .
Oime , difs' egli , poicbe
1'
ebbe udira ,
~uanti
prnlieri vi date voi per empiece
d'
~maro
•eleno
la fua ,
e fa mia vira !
Se
!JOn foíle come por lo
liete cerra
delf1
in·
p9cenz<1 di lei, non lo farefie voj forfe delll
one·