niUe iulp1uta una prevt:nzione, di cui non
fi
polfouo addurre ragion1
¡
parvemi di rite.
vare in voi fra gli errori, e i vizj dell' eca
voílra,
il
fondo d' una natura buona, Buon
per voi
1
che gl i errori voílri paífaci
non
·han no in
se
cofa, che faccia vergogna ogli
occhi del Mondo
:
la
llrada dell' onore , e
della vinu
e
per voi aperca
1
ed ora vi riu•
fcira pió facile di prima , riufcire quale vi
de!idero. Q ua nto e alla fortuna, la difgra.
zia, che ora provate
1
e
crudde ; ne io
fo.
no per farvi
I' elogio
della mediocrita
!
'quaod' uno
s'
e
veduto ricco ' e un .avvili–
meoco , una cofa acerba , non -t:llerlo pió :
ma
il
male non
e
Jenza rimedio. Raggua.
gliacevi .al
voílro
tlaco prefe
ne~./
ufcire dell'
ozio, e -della morbidezza , nella quale .era.
vate immerfo
:
1'
amore della facica entri
in
lu.>go
della
fpe nlieratezia ;
face cutto
qoello, che
di
voi dipeode , fe mi
am.ce.,
per ril\abilire fra noi quell' uguaglianza di
fortuna ., che
li
richiede ne' matrimonj •
11
padre ·mio , ch11 pure mi vuol bem: , e che
1100
vuole ch' io lia infe'ice, mi conceder:\ ,
Jo lpero, la liberta d' alpctcarvi
Se fra fei
anni
e
ri{bbilit:i la fortuna vo!lra' o vici.
na a .ri!labilirli , tutti gli >-01\acoti fono col.
ti via: fe con prudeoza, riípa-rmio , e faci–
ca , avece la .mala lone di ooa riulcirvi ..
noa vi clrieggo allora alcra riccbezza , che
¡;
·4
il