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zio ••• Come, Signora , efclamo il Mini–

füo, voi vi fiete obbligata per lui? • •••

E

chi mai dovea rimediare

all~

fue difgra·

:z;ie' fuor quella ' che n'

e

fiara la cagioue?

Si , Sigoore , mi

fono

obbligata

¡

ma co–

si

faceodo acquillai

il diritto di rifparmia_

re, e reggere le fue facolta, e d' accercare

Jo flato a' miei figli11oli . Meli6foro

e

uorno

facile, ma onct\o . Non

fa

quello , cbe ho

facto per lui; ne percio tralalcia di con•e·

dermi la piena aucorica di difporre

d'

ogn~

cofa.

lo

fono alla tefla della mia famiglia;

e

gia ogni cofa

e

ridotta alla piu rígida

economía. Ecco•i in due parole quauro ho

facto, e quanto fiabilifco di

fa

re. Enero,

co–

si

detto , in varie parcicolarica afcolrare da!

Minifiro volentieri . Ma, feguirb ,

1'

amici.

:z;ia, la fiima, la fiducia del marico mio ,

or;ni

cofa

e

per me perd utaJ,

fe

lo gaíliga–

te d' un crrore , ch' egli

h1

da riofacciarmi

fino a tanto, ch' io non

1'

abbia cancel lato.

Voi fiece giullo , fen!ibile , umano: di che

volete

voi

punirlo ? Dell' aver foverchiameo–

te amaca la meca di

se

fielfo ? Dell' erTer!i

fcordaco di

se?

dell'avere fagrificato

se

tlef.

fo

a

me

?

Gli faro dunque odiofa; ed egli

avra in ogni tempo ) e feoza fine

a

ritoc–

care a' mici figliuoli il mio crrore,

e

quel

difooore in cui la madre loro

I'

avra fpro.

fondato

?

Gafü~andg

lui

a chi

volete dar

fod.