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q
u
die
t1<gil alir1 ,
ed
i1
punrd
p1
incip•le
d1
con<lurrl'
a
fuo modo
gli
ani..
mi,
~
quelln del cdar loro, che non
fono
condncri • Acelia ufo clunqut
I'
nuenzione
<li
ri vol1ue al
mamo
rnrre le lodi, che ve.
niv
1no
date
a lei; e Mdidoro dal fuo
larn
non
parh
va di
lt.>i
alrro , che con molra
llinu.
Con umo
rio
ella
1emeva per lui
I•
fo-
Jicudine,
ed
il likuzio
dtlln
fua
Ca i'a.
Non
{i
puo riccnere
a
freno un uomo , che
s'
nnnoj
;
e
prima
cbe
Melidoro
fi
'prendelTe
qunkhe occupninae ,
avea bifogno di
in.
trarrenirneni1 da paffare il rempo .
A
celia
ti
pre!e la cura di mtcrere infierne
una
coro.
pagnia di pochi,
mJ
fcclca.
lo non
v'
in·
viro
~
fc!le, diceva
ell
, nlle
femo1ine in.
vic
He·
rna in
luogo di pompa ,
v'
avremo
dilutr • Di buoo cuore vi daro un cenino
di
picciuh !peía; r¡uivi berrem
in
libere~
all
1 l•loce del(li
amici
nollri; e
forfe
vi
ri.
dereoio anche di cuore ; cof.t
nel mJndo
ur •
Attenne
la
prometfa, ed
il fun
folo
tnariro
ddi
erav
quell' opulenza
, oella
qu le era v11luro. Facea ben egli ogni
fuo
p rere, per accollumaríi ad una vica lt-mpli.
ce; m
(j
farebbe decto
al
vederlo ,
cb'
~gli
3veJ
nell'
anim
quel
vacuo
ch'
era in
ca–
r, •
Gli occhi fuoi,
e
gli orecchi Jbicuati
Gii un mo ·imento rnmulcuario, partan•' sba,
T~mo
1'.
C
lor.