Table of Contents Table of Contents
Previous Page  158 / 374 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 158 / 374 Next Page
Page Background

fcambiare un caro errare in una fperieoza.

utile; rimedio che fomiglia a molti altri ,

Ehe

fon buooi perche fono amar1 • Scacevi

dunque a vedere

il

mondo qua!

e ,

fenza

avvilirvi per non averlo cooofciuto; e fen.

za gloriarvi del conofcerlo meglio . Princi.

palmenee non ci fia alcuno che lappia

i

pie.

coli rammarichi nati

fra noi;

n~

ci fia di

11oi alcuno , ch' abbia

fembiantci dell' aver

ceduco ali' alero; ma apparifca , che uo ani–

mo lle!fo ci dia vira , e faccia operare •

Quancunque non ci

lia quella ridicololitll

che fool dirli , ne! Jafciarfi guidare dalla

mc>glie, non voglio che li fappia , che lia

flata io quclfa , che v' ha fatro

fa

re a mio

modo .

Melidoro era debitol'e alJa moglie di cut.

to; ma ne!funa cofa gli avea rauco penecra–

to

il

cuore quaoto queflo tratco di delica–

tezza ; e di buooa fede lo confefso . Acelia

avea ahra mira , che quella di non o!fen·

dere la vanica del marico : volea obbligarlo,

ool mezzo appunco della foa vanica , a fe.

guire que! piano, ch' ella gli avea difeg-0a.

to.

S' egli vede, dicea fra se , rucro il mondo

pcrfuafo ch'egli non abbia facto alero, che

quanro ha voluco egli, poco andra , cheere•

dera egli mcdelimo quelfo che cucco il mon·

do crede: ofünali uno nelle proprie rifofu.

ziooi per quel f1:11cimenco di

libma , che

COn•