fcambiare un caro errare in una fperieoza.
utile; rimedio che fomiglia a molti altri ,
Ehe
fon buooi perche fono amar1 • Scacevi
dunque a vedere
il
mondo qua!
e ,
fenza
avvilirvi per non averlo cooofciuto; e fen.
za gloriarvi del conofcerlo meglio . Princi.
palmenee non ci fia alcuno che lappia
i
pie.
coli rammarichi nati
fra noi;
n~
ci fia di
11oi alcuno , ch' abbia
fembiantci dell' aver
ceduco ali' alero; ma apparifca , che uo ani–
mo lle!fo ci dia vira , e faccia operare •
Quancunque non ci
lia quella ridicololitll
che fool dirli , ne! Jafciarfi guidare dalla
mc>glie, non voglio che li fappia , che lia
flata io quclfa , che v' ha fatro
fa
re a mio
modo .
Melidoro era debitol'e alJa moglie di cut.
to; ma ne!funa cofa gli avea rauco penecra–
to
il
cuore quaoto queflo tratco di delica–
tezza ; e di buooa fede lo confefso . Acelia
avea ahra mira , che quella di non o!fen·
dere la vanica del marico : volea obbligarlo,
ool mezzo appunco della foa vanica , a fe.
guire que! piano, ch' ella gli avea difeg-0a.
to.
S' egli vede, dicea fra se , rucro il mondo
pcrfuafo ch'egli non abbia facto alero, che
quanro ha voluco egli, poco andra , cheere•
dera egli mcdelimo quelfo che cucco il mon·
do crede: ofünali uno nelle proprie rifofu.
ziooi per quel f1:11cimenco di
libma , che
COn•