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Ja

de! nollri figliuoli, e fa confolazione def.

la

nollra famiglia.

lo

non

fo ,

ma dappoi–

cbe refpiro

I'

aria della campagoa , ho gu–

íli

piu femplici, e piu nacurali; la

foliciia

mi fembra piu vicioa

a

me, piu

acceffibile

a' miei

defiderj

;

la veggo pur:i ,

non

ranouvolata nell' ' inoocenza de'cofiumi cam.

pcfiri' e queíb e la prima volea' che ho !'idea

della ferenica d' una vita

ionocente ,

che

in pace trafcorre fino al fuo termine. Me.

lidoro afcolcava la moglie con diletto ; e la

confolazione a guifa di balfamo

preziofo

nell' anima di lui

ú

fpargeva.

Alfentl non fenza repugoan za alla ven.

dita del le fue cerre, che gli erano piú pia.

ciute per li diritci, che da 'luelle gli veni–

vano; e il notaio dabbeoe tanto

s'

adopero,

che fra fei meli

ti

ricrov o fenza un debico

al mondo.

Non rimaneva alero piu, che coofolidar..

gli

l'

animo concra le voglie, che nafceva–

no in lui dall' abitudine ; ed Acelia , che

conofceva Ja fua debolezza , non perdette

la fperanza di Hruggere in lui

il

genio al

lu!To, con un genio pi u faggio,

e

piu ac.

concio ad appagare un animo. La

cerra ,

che riferbata

s'

a vea no, offeriva un

ampio

campo a' lavori vaoraggiofi; ed Acelia, pcr

fargli ordiaatameace, immagi110

di

formarfi

e

a

.

una

-

1