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fohdamente, le pene' del cor-,'o, rpolto pí'U cr.u.-..
deli fono quelle dell' anima,.
Q.uantunque il Luzy foífc a
lei conrin'ua–
mente davanti agli occhi , ni: potefle da lui,
fpiccarti il cuor fuo, non avea percib' fperan-
2a,
ne
voglia di piu rhoroare a lui ._Saper ben,
el~a
in quanta amarirudine di v.ita
il fuo er-
};(j~ flvaer~ei,;
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J~be~~{dtr~.,~~}lic~,/.;;,::cq~~~~~
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a cío confendto .
l.VJa
I'
im~
magine di qt1cl cordoglio, in cuí avea lafciate>,
J'
amante
r
inleguiva in ogni luogo ,_ ed era la,
fua atflizione morcale. Le ragioni ch' egli avc2
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porerla acculare di perfi.dia , e dºingratitu–
di ne, era no a
lei
(empre nuovo rorrnento ••
Se alme1¡0 poccllr fc;rivergli: ma non mi vie,.e
conceduta ne la licenza , ne i
me~zi
. Poco
e
J°abbandonarlo,
ti
vnolc, che mi dirnentichi di,
fui. Prima mi dimencicherei di me: e cante>
~~~j'~Pi.~;f;'erJ' ~;~a.r~~c:' fuua
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~~;eaic;: .~~c~bbemieR i,~,:~~:ar~he
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l~ f1lic'i~~
mia, e quel/a di mio Padre. S' inganno, tralfe
me foor del diritco cammino , ma nell' eta
<!i.
Jui alero non
ti
fa,
che amare: Si , ho debiro
feco, e debito mt"co, di
far¡:li chiaro il· mio
.;ontegno: in quella fola parre non fara miq,
Padre ubbidito: Nt)I)
le
rimaneva aJtra diflicol-.
~a
,
che procacciarli
i
mezzi di fcri vcrgli; ma
(uo Padre, !enza avvederfene, le avea rifpar-.
l,)liato quello pentie1 o.
Una
fera,
manrre , che il
Luz)S
;fe
ne ri.–
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11;i_va
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cafa pil¡ ;t.{
í1it.to, che
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