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i'iccvett.e 'un fardelli> feika 'nome • La
"inano ,
che a.vea fcrirto l• indirizzo non gli era
nota ~
m:i
il bollo della cQrta gli fcopre quanto báíla.:
a-prein furia; riconofce la borfa; ch'
a
vea do–
na.caa ·B• filío con 'que
' cín·quanta luigi, ch'
av~
in eífa
Jafoi•ti ,
e
due
ugua.li' fomme , che gli
'l>.vea fatte avere . Scor
go ogni cofa ; ditfo, fono
flato feoperto .
Lo
fdegnaro Padre
1pi
rimanda
i
míei p'refeqti • Superbo , e n gído lo riconob–
bi :
fu
bito, ch' egli ha rifaputo , dov' era Ja
fi–
gliuola.
fara
venuo in tráccia di
lei , l' avra
obbligata. a feguirlo . fnco ntancnte chiama a
(é
•
tutti coloro, che fervivano Lauretta ; gJ' inter–
roga, vuol fapcre
fe
tra loro
e
alcuno, ch' ab–
bía
ved uto un villano,
e he
fa
la pitrura.
Ri-
• 'cordafi 'in
dfet~o
un di
quelll ,
che nello
{le{fó
giorno, in cui la don na era partita , un uomó
fomiglianti!Ti n o al delinearo da lui, era monta-
1
i:o a
llo fportellino dél cocchio di Laureeca, • Jé
a.vea
parla.toun momento . Tollo coílo , grido
il
L
uzy , Ca.val/i d• polla al mio calc!fe.
E!fendo giunto la feconda notre quattro
·Je~
ghc difcoílo da tnlange ,
fa
travve(lir da villa
7
ilo un íervo, ch' era feco vehuro, lo mahda
!ad
ef¡ilorare, e cerca íntanto di prendere ripbfo ,
Ma non v' ha ripoío per l' anima
d•
,un aman ti;
che fi
trova in cafo di tal vioJc,,za . Nover/)
i
ininuti dalla partc11za del
fuó
emilfario
6.noai
rirbrno.
·
. Signare, difTegli quello fervo al fuo
r
itorno
buone nuove. Lauretta
e
a Culan1:e
in caía
del
Padre ... Oime, refpiro ... Parlafi
anchl!
di
darle mariro .• Di maritarla
!
. • •
Bifogna ,
c¡h'
io
J¡
vc;i:4,,, L4
trovcretc nelli
faa vigna
!
'
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