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'mi;¡ fuga , voi che avene un cuore tanto com>.
:paffioncvoli;, e cosl buono , certar11ente m'
a~
vrelle alle fue lagrime rcllicuita.
11
t refugarmi
a lui
ún.'
alrra vo!ta, e liccargli un coltello nel
pecto , farebbe per me lo {\efío • Voi fapete
'bene qua! io mi lia, ne me lo chiederete , e
sl umano fiete voi, che non lo vorrete • Pcr–
dete una fperaoza, ch ' io non ho piu • Addio.
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rd ~i~:/a~c~~;;,he\~
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,,¡ , non puo llar molto a venir mio Padre : s'
egli ci trovaíle infierne fa rebbe un orrore.
Q.ue–
fio appun to vogl' io, diíle i Luzy, e I' atcen–
do . , Oime
~
voi fate crefcere in doppio il mio
co1doglio.
Nello nelfo punto Balilio giunge , ed il Lu–
z.y
anHandogli >)quanti paffi all' incontro,
ti
gi t–
ta alle fue ginocchia . Chi fiete voi? Che vole–
tc voi? gli diíle fü(,lio prima attonito . fyfa
poichc
I'
ebbe guardato fiílo: Sciagnrato, efcla-
1)10, traendofi indietro , fcollatevi ,
to~lietevi
dagli occhi miei .
. . . o,
muojo a' piedl vollri , fe non vi de•
gnate d' udirmi.. . Dopo d' aYere difo norata la
figliuola, e polla la in pcrdizione avece ardi–
mcnro di prcfcnta.rvi al Padre .. Son reo , Jo
confeílo, ed eccovi con che punirmi
~
ma fe
vo.j
m' afcolta te, fpcro, che avrete compaílio-
:
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~efo~hv'iJ~i,íl: ~:~~~1; !~:{d(,eºr~
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J;i
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Vedi, ddfo alla figlicola , quanto e cofa balfa
i
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vizio' e qnanta
e
)a vergogna' che da qud–
lo deriva, poiche collringc
I'
uomo a metterli
a piedi del!' uomo fuo fimile, ed a foffrirc d'
'Cflcr
da Jui difpregiato,
S'
io J:IOn
fo/f¡
aJtra CO•
fa