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og!',imai piu alzare gli occhi faoza arroílire
!
Ma quello,
ch'
e
la mia. difperazione, quello ,
the non vi perdonero mai , avete chiufo a me
il cuore della figliuola mia ; avete ammorzati
~~~~ ªr~::'d~t~uf./p~li~~~m¡:t!o~~l:g~i:td~1 'p~dr~~
fo ríe . .• oh bio
!
non ho cuore di terminare ,
fo~h /er~d:~ ~:i~:o
efclamo Lautetta , :fino a
'!Uel punce rimaf4 abbatutta
¡
e
confufa , ah,
Padre mio troppo gagliarda
é
tal punizione ,
N on v' ha cofa ck' io non meriti , fuorcbe il
rimprovero dell' aver tralafciato d'amani . Di–
cendo cjuelle parole, s' era gicata a' piedi fuoi,
e bacciava la poi vere di que
Jll •
Fece lo lleífo
il Luzy, ed· ecceílivamence rintenerito gli dif-
;ibr~~~r:ce~io¡;'gf¡~~1¡°:~tftriª,
l:i
fee~fºr~~~~;r~¡¡
j:t~e:~ªe
'di"¿
e
fp~to~u~~nc~¡de~~~~I~ ,io~~g~~
fcongiuro.
Tal peotimento :wrebbe rintc!neritO un cuore
piu duro che quello di lhftlio. S' alero mezzo'
vi
folle ,
diífe al Luzy, di rellituir
!'
enore a
me , e di rcndere a turtadue
voi
['
i nnocenza ,
ricuferei quello: ma e il folo , io l'accetto ,
e:
molto piu per voi, che per me; pCr<he io ne
voglio, ne artendo cofa veruna da voi, e mor–
ro cultivando la mia ''igna .
L'
amore del Lu–
zy, e di Laurerta venne davanri agli altari con–
fegraro. Molri furono,
i
quali difiero, ch'cglÍ
avea fatra una vilra, cd cgli ne
fu
daccordo ;
ma oon e pero, di(s' egli
>
quella, che mi vie–
ne atrribuita . La
ver~ogna ~
il fare il male ,.
e
non il ripararlo,
Non