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~Uf

ef.

~~~A~A~

infelice, che non ha al mondo aftro conforto

1

che la fua 6gliuola: quelle

e,

que! falo bene •

che gli lafcia il Cit!lo, domani vogl' io rubar–

gliela .

Sl,

barbaro,

sl

fcellerato, ecco quello,

-che a

voi

li

volgeva per !'anima •

Ed

io crc-

dulo, io

v'

ammirava, iQ

vi

dava mille benedi–

zioni,

io

chiedeva al Cielo, che tutte le bra–

me vollre adempi11fíe, e tutte

e

brame voilre

erano indirizzate

a,

ruboinare

la

,figliuola mia

!

Che dico io,

fr~riturato

! Io

la

dava, a voi

nel~

Je mani, io

l'ob~ligava

a

corrervi dietro , nel

vero per rellituirvi <Juell'oro, que) vclcno, col

tjuale credevare di contaminarmi : pared che

il

Ciclo n1'avvifafle qucllo effcr un perniciofo do–

no, e fatto per tradirmi; feci

refillen.aa

a tal

' penfiero, e m•oílin;ii a credervi uomo compaf–

flone,•ole,

e

generofo: voi non

era

vate altro che

µn

podido, uo uomo {enza pieta ;

e

quella ma.

no ch' io aHti baciata, che avrei bagnata col

pian tb mio , s' apparecc'hiava a fchiantarmi il

~~~;~: ::~A~;,,~e;~'i'¡ l~

11

ci~a~~~~i :c~~d~~:

0

~uH

uomo avete difonnrato

!

ío

verfai per lo Stato

maggior copia

acl

mi•' Cangue di quanto voi

n'

aboíare ucll" voítre van

e ;

e voi, uomo di fo ti–

le , quali fono le imprefe voílre? Di far

t~ibu­

lare

u,n Padre ,

re1,d~1

gli

diflolura

la

figliuola

!

avvelenare la

foa

vita, e la

mfa

!

Eccola, quell'

!nfe!i(:e victima defle voilre fedui;ioni , eccola

qilei, che

b~gqa

oggid\ colle fue lagrime quel

pane,

\ne

rpangia Effehdo efla allevára

i¡iell;i.

fefllpli~ita d~un.i

vira innocente, e laboriofa ,

quella avea

q.ra

: ora. l'abLorifce: voi le avete

tenduto 'iníofferibili lav<'r<',

¡::

pQverta:

col!·

in–

nocen;¡;a

ha perd uta

la

foa '011folazione ;

ne

pito

og~-