A~J~~~~A
Co nfulione, e llupore
la
ten-Cano immobilc em11,:.
ta.
Su via . le dicea il Padre ogni momento c\
~ c~r'ó"
Per¡!ouatemi , efclamo
L~uretta
, ca–
dendo di nllovo a· fuoi picdi , perdonatemi Pa–
dre mio; non v'arrccate ad offefa , s' io indu–
dugio ad obbedirvi.
\roi
Jeggellc ne! fondo del!'
anima mia . Manca al Luzy il no;ne d\ mio
Ípofo; ma rutti
que'
diritti che ¡íuo dare il piij
tenero amore ha egli frpra di me • Vog!io
d~
tui , vóglio
fcguir
voi
,
de!iberata ne fono
>
quand' anche dovefli percio morire •
Ma
fu¡j~
gírfene mentre ch'
e~li
e
lóntano ' e
lafciargll
la credenza , ch' io
1'
abbia tradito
! • .
.
Che
dl
tu, fciaguratal
E
che importa a te qua!
o–
plnione abbia di te
1100
fciagurato
íCduttore
?
E
quali Ion mai
i
diritti d' un amare , che
tº
ha
rovi11ata, difonorata? Tu
l'
ami! T u
duHq\I~
ami
Ja
tua vergogna?
Tu
preferifci dunque
gl'
indegni benclizj ch'
e~li
ti fcce,
ali'
innocenza ,
che
ti
fu
da lu.i
rapita? Tu preferifci dunque
al Padre rtro JI piu crudele de' nemici
cuo¡¿~
Tu
non ardifci di fuggire men tre
ch'
ci¡I i
e
lon–
tano, e abbandonarlo (enza il fuo a(fenlo ?
A–
hí!
che quando ti s' aperfe l' occafione d':ibban–
donare il Padre ruo, opprimerlo,
farlo
difpera–
re,
non avelli
tu
gla tal
temenza • Q!ial cofa
attendi
cu
da! ttJo rapitote?
Ch'
egli
ri
c!itcn–
tla
?
ch egli a for.Z. ti tolga alh.
pdteroa
auco–
tita
J
Sl,
v.enga, ardilca
pu
re di farmi fcacciar
di qua; folo
fon
io privo
d'
arme ,
indc·bolito
ilagli ánoi,
ma
faro veduto dillelo
fulla
fogJia
dell' ufcio ruo a cbiedere vendetta
a
Dio , e ••
gli
!lomini.
11
tu~ lldl~
Amatore, s' e¡¡li vorra
ven1 re
a te , fara
obb!Jgato
a
camtnin re ful
corpo mio,
e
queili •
,be
paíferanno, diraono
a
a
inor.