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mani, debboafpettarlo , e aadere a' piedi fuoi.
Ma no, un Padre fompre
e
Padre • Sempre il
mio pianto toccherií il ÍuB nome. L' eta mia ,
Ja fragilita,
1·
amore del Con te, i
f
uoi benclizj,
ogni cofa
e
mia fcufa; e quando il Luz
y
avra
fa
vellaro io non faro piu tanto rea •
Sarebbe ílata. dolente a morte , che Je per–
fone di cafa.
í11a
foífero ílate prcfenti alla fcc–
Aa , ch' avea
a
vederli del foo avvilimento: m<l
volle fortuna , ch ella avelle gia prima cierto
che andava a cenare con un' amica , onde le
donne fue
fi
prefero per fe queJla fcra da ílar-–
fi
in liberta, Facilmentc pote poi fcollarc da
{e i due Staffieri , che,,
I'
aveano feguita , e
quando vi giunfe il Padre,
fu
da Jei lleífa ac–
col
to .
Siete voi qui fola, le diífe?. S), Padre mio.
Entra ei;li cuno commoífo , e guardatala al·
quanto in vifo, t:on mello, e cupo (ilenz10 ,
le
diífe : Che fate voi qul? Alero non rifpofe Lau–
rctta fe non che ginandor. a piedi fuoi , qucl·
Ji con lagrime gli bagnava. Vcggo , dille il
Padre, volgendo gli occhi intorno fe in qucllc
llanze , dove fplendea dapperrur
to
ricchezza ,
~
luffo , veggo , che il vizio in queíla Citta ,
íla aflrti agiatamenro. Pofs· io
fa
pere , chi fia ,
che s'
e
dato
Ja
briga di rendervi ricca in co–
l
breve tempo ; e da cui abliiate avuro queíl
i
mobili , queíle veíli , que! bel coccbio , in ch'
io • ' ho veduta? •• t-lon
~ifpofe
Lauretta, con
altro ancora che con pian ti, e finghiozzi. D i–
tc, fcgu.ito egli piangerete poi; e n'avrctc a–
gio, e tempo .
Ali'
udire
il
racconto de' cafi fuoi de' qnali
e(fa
mm
tenn<: celara cofa veruna p:>.fso Bafi–
Jio