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I.
l
G'
tdno trionfdndo intorno alla
palude
Tritonide
•
~e/U
medefimi popoli non habitano ciafcuno con la
fz~a
don::
na; ma
fi
giacciono carnalmente con loro, fenzi diffe:s
rentia uerun"
JguLfa
di h ftie;
~
1/
fanciullo aUeuato
cbe
glie
ctppr !Jo le m
dri,
p r be
ogni
tre
mefi
fl,
ra==
gttnano glt huomim mft me
·fl
giud1ca qu ·I putto effer
figlio di colui, appreffo ilguale
fi
racco
Ii;
pill
uolen~
tieri.
I
popoli
A T
A
T I,
fon
cl.
iam.rti cofi dal
monte
At!
nte, preffe alquale babitano, fenza hetuer
altro particulare nome
cia(cuno.
Coftoro
qu.mdo'l Sol
nafce,e quando
more,
il bieftem no fie ram .. nte, perche
col
fuo gran
ca/do,
con tutto'l
p:tefe
Ii
brucia, non
1mtn
gidno forte alcuna di animale, ne s'infogmtno mai
co~
fa
alcuna.
Md
i
paftori dell'
.Af
ica u1ueno di carne, e
di latte. Impero
non
mangiano
mai
carne
di
uaccd.;
(fi
come anco
gli Egittij
non nun 1ano quell.t del por:r.
co) lie poffeno ancbo nutric..t.r al una u:tcc
;
come al:::
le fimine
di
irene' none
lecito
firirla'
perrwer n
ct
d lla
Dea
Ifide,
cbe
e
in
Egitto,
in
bonore
delld
qu. l
digiunano, efanno molte folennitttti
jte.
Ma
z,
fimine
B
A
R
c
E
non folo non
mtt11g1.wod
Ud
car:i:
ne di uacca, man ancbo
di
queUa di porco;
gionti
i
figli loro al quarto anno,
Ii
infocano I ue11ne della
te::.
fta
enella
czma, epreffe le
tempie,
(7'
quefto
ii
fonno.,
perche non
babbidno
dfen tire
mai
ne c
tarro,
ne
a
ltro
bumore, cbe dlfcenda d Ila tcfta
·
ep r <juefta cauft
dicono,
ch
/i
trouano
fe1
ipre fanzfimzi.
I
loro
fac>·i:::
ficij fono a
quefto
modo; in
uece
delle primitie, tron:::
cano una orecchi:t. aU.t pecora, ehuttatal.t fopra'l tet.,.
to
della cafa, compieno
d
fa
rifi.cio; ne facrificano ad
D
.z
altro