' COSTVMI D LLI! CJ!NT!
cttle cofe
di
morti,{"1' alle fepolture; epure
nonfu,fe
no
con mo/to uedere preui(to, perc1Je giudicarono, cbe
non fu{[e quefta cofo di poco giouamento
ti
i
coflumi
buoni, (.7
ti
drizzare nel
be11e
la
uita de gli buomini.
E.
uedete quctnto
fia
quefro uero,
che
fi
forzdrono
iGre:::
ci
mirahilmente, econ ogni loro sforzo
dL
tira.real be::
ne,
f:f
alle
uirtu
la
uita de
gli Tmomini, i
ngegnandofl.
con tante fouole,e
poefie
di
perfuaderli
i
meriti di huo=
ni dopo la
morte,
e
le pene di
c ttiui; e11ondimeno non
folo non
affeguirono
l'
intento loro, mane furono
sbeft1.
fati,
e
derifl
da
gli
ribaldi:
e
pur
fl.
uede, che prefTo
gli
E
gittij,
non e(fendo con fauole, ma con fatti euidenti,
premiati
i
buoni,e
lodati;e
uituperati, e
caftigati
i
cat~
tiui,ogni
dine
uegono
4
diuentare
migliori,e:J"
i
buoni,
(7
i
Cdttiui, (.7
d
pigfiare quella
Uia
ch'
e
piu
utile
alla
uitct,
e
piu
lodeuol
,
uedendo con chiari effempi, eflere
cz°dfcuno ,fecondo
ii
fuo merito, premi to; ecerto cbe
queUe leggi
fl
deueno c1'iamare ottime,e
perfette
,
che
fanno
gli
buomini, non riccbi, ma prudenti,
e
buoni.
E
quefeo bafii de l'Egiuo:uengamo bora
4
gli
altr;~po~
poli
dell'
Africa
•
.
De gli
Peni,
edeg
i
altri popoli d 11'Africa •
Cap.
v
1 •
I
p
E NI ,
che
(come
fi
di{[e nella
diu1flo11e dell'
A$:
frica) erano tma deUe quattro natwni, che fhabita
rono da principio,(.7 erano pofi
i
da
.t
pa
rte
di
Trd
montanct,
fl
diuideno anche
ej?t
rn altre uarie natzoni,
lequali
ci
forz remo di dire infi me col refto d
U,
A'J!
frica
•
Gli
A D RI M A
c
H I
D
I
~
cbc [on po,1i
uerfo