'
OSTVMI D:E LE
GEN
mato,difiefo il corpo
in
terra, di(Jegna intornq al
fidH-:
co flnrftro, queUo, c'ba
da
tagliarfl, epoi
l'
altro,
cb'
e
cbiamato
ii
Sciffore,
gli
apre
tanto di fianco, quanta
ld
iegge uuole,
e
tofto
fl
pone in fugga,e ua uia, perche
'.JU
Ui cbe ftanno
iui
intorno il
fa
guitano a fa!Jate
,
e
biafreme
,
p rcbe
eftftimano,
che
por~i
ancbo odio
al
morto,
colui che
gli
a
pre
a
quella guifa
il fianco;
'""
9uei c'ban cura del corpo, e che fono
chictmati
Salit~
ri,
percbe
fi
fcerneno de
jacerdoti,
l'::f'
ent1·ano
con
loro
infleme
ne'
tempi, fono in grande ftima pre!Jo al po–
polo
•
oftoro dunque ft((lldo preffo al
morto,
uno di
lo
roper 11 apertura
cauafuora
d l
fianco
tutte
le
int~
riord,eccetto cbe le reni,
e'
l cuore,l'altro compagno le
laua tutte,un per uno,con
buono
uino,e co
fa
altre
odo:::.
rifire,<{7 unto tut
coil
corpo
di cedro,
e
£
altri pretiofl
tmguenti
piu di
trenta
di
ii
maneggiano
finalmente
C7
ungono
di
mirrba, di cinn
mo:ri> e
d'altre
ftmili co::i:
fe, che
non folo
il conferuano lungo tempo,
mail ren==
dano odor1ftro,
e
curt:tto
cbe
fhanno a
queftr.t gu1fa,
il
ritornano a
i
pa,·enti
d I
morto, cofi intero
d
'ogni par::
te,cbe
infino a
i
peli
delle
cigli:r,e
d Ue palpebrc ha co:::
me prima bau ua,e
non
pare,fe
non
che dorma:cr
inan
zi
che'l fepelifcano,
i
p r nti dcl mortofonno intend
~
re atutti gli
amici,
e:r
a
i
giudici
if
di
dell'ultime fe::
quie, percbe
dllbor:t
dicono, ch il morto ha
da
paffere
la
palude:
e
cofi Etando
i
Giudici
da
piu.
di quardnta ol
tra
lo
ftagno
a
fed rfi in
fu
certe
~
ggie
pofte
intm·no
d
guifa
d'un
arco, uiene una barcb tta portata da quel::
li, acbi
fl.
e
data la cura di
quefto'
(7
inanzi che'l cor:::
po
fl
ripong4
nella tomba
,fl
perm
tte dalle
legei,
cbe
I
chi