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D

'coSTVU DELLE GE TI

.

feno

fPeffe in

grauiflimi pericolt,

e

danni; p

rcbe

mob:.

te

uolte,fapendo ben di f.tre errore, uinti da qualcbe

fl–

niftro

appetito

ii

f:wno,e fapeuano ancbo

cbe quelli cbe

uiueno fcorti della prudentia,

e

dal confeglio buono po

cbe

uolte

erranno

.

Hor

ufando

i

Re

co'

u:tffelli

quefta

giufiitid, ne

ueniuctno

ad

acquiftar

tanta

beniuolentid.

da

tutti,che

e

gli facerdoti,

e

tutto I'Egitto

particolar

mente, haueuctno piucura della fulute

del

Re,

cbe

def:::

le

moglie,o di figli iftef?i,

o

di qucel

fi

uoglia

altro

Pre:::

cipe del

regno.

E

uenendo

poi

d

mo

rte

un cofi buono

Re,

ne pictngeua

,

e

{.tceua lutto tutto

il

regno

particu

larmente

fquarciandofi le uefii

in

doflo,

e

cbiudendo

i

Tepi, ne

fi

frequentauano cofl

le

piazze,e

fi

tramettea

no le fifte

folenni,

e

per fettantaduo

di

fl.

imbrattauano

il

capo di

fan

go,

e

cintifi

d'un

uelo intorno

ctl

petto

da

ducento,

o

trecento fra

buomini,

edonne due uolte

il

di,

n'a11dceu.tno

intorno

per

tutto

rinouelUdo

ii

pian::J

to,

ecantando con modo fiebile raccontauano

le uir:=.

tu

del

Re · e

per ferhare acerb"mente il

duolo,11011

mdn

gi.:tu.tno fa

quel tempo

cibbi cotti, ne forte

alcunet

d'animali, ne beueuano uino ,fuggendo ogni

funtuofl~

td.

n

I

mangiare ·non entrauano

111

bagno, non

fi

unge==

uano, ne

fl

curctuano

di

conciarfl

il

letto

uolerido

ire

4

dormire, non ufauano

dtto

ctlcuno

ttenereo,

ma come

fe

fufF d

punto

lor

morto

il

figlio,

fl

contnflJu.tno,

e

piangeuano

in

tutti

que'giorni

di

cuor

nel

qual tempo

apparecchiauano

,

e pon

u:tno

m ordinc tutto

quello

,

cb

bi{ognau~

per l effequie: e

l'ultimo

dl,

pofio

ii

cor%

fJo

fopra una

bard

dmanzi

l:t.

fepoltura,

ui

recitaua11o

rto ,fecondo

1'

ufan~a

1

una

longa

(critta delle cofe

fat~

te