L
I B R 0
I.
te
da
ementre
u
iffe,
dandofi poteft4
a
cbi uoleffe,
di
potere
accufarlo :
z
facerdoti
d'intorno lodau.tno
ifat~
ti
del morto
Re,
rf
ale cofe cbe diceu no uere
li
erct
ttpplaufo dalla moltitudme grande del
popolo,
d/
er in
torno; ma nelle falfe
fl
recl.Jmuua
con gran
tumulto,
onde
e
alle
uolte accaduto, cb
per
bauer
lauuta l<t
moltitudme contraria e r pugnante >non hanno mo/ti
Re
bctuuto il (olito bonore,
e
grandezza nella
fapoltus
ra,
e
quefta pctttrafu fempre un feno agli
Re
dell'E:s
gitto di uiuere bene, d1tbitando de l'ira del popolo,e del
lo
odio loro fempiterno dopo la morte
•
E
quefto fu il
modo di uiuere
de
gli anticbi
Re
di queflo pae{e. Pafo
{i.amo hora
a
dire de
gli
altri priuati, dtciamo come
tutto l'Egitto
era diuzfo
in
p u parti
>
e::r
in ogni parte,
cbe era
cluama.tain uoce greca
N
omos, u'baueua un
pretore, ilquale
n'hauea
il
gouerno.
i
tutte
r
ntrate
de
I'
Egitto
fi
faceu:mo tre
p.trti,
!11
prima
era
de
fl
cer~
doti,
1quah
crano
appreJTo
(]Ii
Egittij
difomma
ttutto::.
ritd,,fi
per
le
cerimonie
de/
culto diuino,
cl,'erctno loro
in mano, come an be per la mo/ta dottrina che baue:::.
uano,
equefta pctrte
d'
en
tr te era
e
per
Ii
facnficij,
e
per
li
priuati
bifog11i
loro,
giudicando
ii
popolo, clJe
fi
doueffero le cofe del culto diuino, e
della
religione,
te:::.
nere in maggior conto,cbe
tutte
l'altre,(1" appreffo poi
bauer cura,che
non
fi
mancafF di niente a
i
bifogni de
ls
la
uita
di
facerdoti,
miniflri dell:t publica utilitd,
,
e
confegli,
percio
che quefti
er,wo
fempre
pr
jenti
nelle
occorrentie
d'importctnza
,
aiutdndo
ii
Re
con con/i-::.
gli,
econ
fatti, econ
la
dottrina,
clJe
lMueuano
del~
14 .Afirolc>gia
,
f7
indouinando
loro
le
cofe
future
C
z
co'
f
4::-