logiche cau a te da.lla
lebbra. I medici peru–
viani E comel, Tanl<üo,
Ribeiro, Palma. e<l. al–
tri che, <l.e vi u, o p r
stu<l.i
fatti,
cono ce–
vano
la uta, hanno
illustrato vari huacos,
con deturpazioni delh1
faccia ed
anche con
amputazioni degli arti,
come copie di rnanife–
stazioni patologiche e
precisamente della uta.
Lo
stal>ilire
dei
dati po iti"'i'i ulla ola
testimonianza di pit–
ture, fatte da cerami–
sti ignaTi di cono. cenze
mediche, non
e
un pro–
cedimento
razionale ;
pero
e
possibile, con
tale sussidio, giungere
a supposizioni non pri–
ve di fonclamento .
Fig. 67 • :J[ulilazionC' pum
1
-:i.:
taglio netto
(Fot. dC'l dott
Palma).
Bene esaminando
i non pochi esemplari di huacos in cui ono ra:ffigurate delle mu–
tilazioni, in alcuni . i riscontrano lesioni alla faccia con tagli netti,
altri invece rappresentano vere deturpazioni. I primi, come ve–
dremo, stanno a rappre entare mutilazioni punitive (Fig. 65-68)
gli altri sono copie di malattie (Fig. 69-71) che dovevano mani–
festarsi con certa frequenza in quella determinata forma.
Il dottor Lorena, di Cuzco, nega che i peruviani praticassero
la trapanazione, e ritiene che solo si limitassero a regolarizzare
le ferite accidentali del cranio . E riferisce alla si:filide le perforazioni
talora multiple di vari crani da lui esaminati e ritiene pure che le
le ioni dello stesso
«
Inca Skull
»,
studiato da Broca e Nelaton
fosse solo una lesione si:filitica. Afferma che pres o gli incaici la
si:filide era determinata da un virus animale che, dal llama e dal
tordo, passava all'uomo . Il nome era huantti, che
e
quello del
158