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1

286

IL (( P A

l Vl SMO

»

D Jr,r. DAKOT A E H lDATSA

356.

Anche ne! Dak ota si osservano fatti simili , che Uhl enbeck

esamiua a 1.ungo. Forme dist inte si hanno speci almente nei pro-

11 om1 < ió) e <tu ) :

10 :

?ni-ye, nii-s

tu:

ni-ye, n i-s

sogg. inaLt. e ogg.

ni-a-

sogg.

;;i_.tt.

w- a-

n i -

y -a-

I. -

ta

(egli ) muor e,

?1w- tá

i o muoio,

n i-tá

tu niuori -

tá-p i

essi muo iono, ecc .

II. -

lwska

(egli)

l ega,

wa-káska

i o

lego,

y a-káSk a

tu

l eghi ,

u-káSka

noi due (i o e tu) leghi amo;

kaská-pi

essi legano,

ya-káska-p i

voi

legate,

u -káska-pi

noi leghi amo.

·

Il pr onome oggettivo si prepone :

ma-luíSka

mi lega,

n i- cáslw

(palata l izzaz i one progress iva, per

* n i-háSká)

t i l ega,

?na-y á-lwslrn

11113

t u leghi . Pero si dice

u-n i-easka-pi

noi t i l eghi amo.

Secondo Uhl enbeck.

ma-kaska

=

io (da

lui ) sono

legato,

ma-yá-kaslw

io da te sono legato,

kaslw

(eg li da lui ) e legato;

e qui si do.v rel>be ammetter e una

«

presenza v irtuale

»

del l'agens

e de l pat iens, ol tr eche un valor e passi vo de l tema verbale. L 'argo–

mento addotto i n sostegho di questa teo ri a pass iv ist ica e la forma .

di ve r a d i pronom i ne i ter bi attivi e i nattiv i. \ ed iamo.

Gia

F.

·u

1 r

av

va osse rVato ell e la

fl

ssi one come

wa-lwslrn

<i o lego) '

>ro iria de l ve ro verlJo m.eotr

1

forme predica tive

degl i aggetth i

sosta1üvi ha.nno

lJTefiSsi che concordano con

quel l i p

i ,.¡ ·

pe r e$.

ni

.fo)w

ll (

i)

un cane,

ma-wáste

io

(sono) b ono,

ma-(cí

io rnol'i re,

io muoio . ·Cfr .

ni-taca

tu-corpo,

i l tuo co-rpo,

11ic-vcc

·o- testa, la mia test.a. Una confusione tra

I' espressione predicativa e la possess iva non e poss i bil e, perche

i prefissi si usano con vRlore possess i vo so l tanto per cio che

e

inalienab i le (par tí de l cor po e qt1 al ifa del! ' animo, nomi di par en–

tela), sicche

ni-süha

nón puo significare < i l tuo cane )' ment re

d' al tr a par te

ni-ta{;{[,

non puo

log icamente significare <tu (se i)

i l co r po \

be11ch ' espr ima un r appor to di quas i-medes imezza.

Coi nomi di parente la i possessivi sono

??ú-

mio e

1ú-

tuo,

con gli altr i nomi ac.canto a

mi-

(per es .

mi-ista

i l mio occhio)

trovasi

ma-,

usato secondo Riggs

«

i n t hose par ts of Lile body

which exhiliit no

independent action

»,

pe r esempio

ma-pa

la

mia testa,

111,a-po·ye

il mio naso,

.ma-we

il mio sangue.

Io

credo

che in

ni-a-

per

*mi-a-

si abbia un possessivo

indi r etto come

in

mi-ta-

mio :

m-a-pa

pr esso a poco < io la testa)

=

la mia

testa.

iri1ilmente

rn-a-wáSte

io (sono) buono,

m-a-tá

io rnuoio .

Lo i viene eliso davanti a vocale come

in

YJn-ü

I use,

n-ii

thou

usest,

111-ahá

io sono,

n-tlká

tu sei

(y-ciká

egli

e).